Caserta, caso del prete esorcista. Una fedele: “Il prete mi toccava durante i pellegrinaggi”

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Caserta, caso del prete esorcista. Una fedele: “Il prete mi toccava durante i pellegrinaggi”

Caserta, continua a fare parlare di se il prete esorcista, protagonista dell’inchiesta del programma televisivo “Le Iene”. A parlare questa volta è una sua fedele: «Don Michele mi “benediva” tutti i giorni. Alzava la mia maglia, mi sbottonava il reggiseno e i pantaloni facendomi restare quasi nuda davanti agli adepti, circa 1500 persone. Mi toccava il seno, i glutei e l’inguine per farmi venire il ciclo mestruale. Mi prescriveva le flebo di glucosio e mi ordinava di fare il bagno. Poi, quando ci recavamo in pellegrinaggio a Mediugorje, a Lourdes e a Fatima, io dormivo con lui. Io da un lato e un’altra ragazza con il perizoma dall’altro. Lui sempre al centro».

La ragazza in questione ha quasi trent’anni, una storia d’amore di 9 anni naufragata per ordine del suo confessore e tante, moltissime altre cose da raccontare, l’ultima vittima di don Michele Barone, il sacerdote del tempio «Mia Madonna, mia salvezza» di San Cipriano d’Aversa arrestato venerdì per maltrattamenti e violenza sessuale. Dopo aver visto il programma in tv Le Iene, dove il protagonista dell’inchiesta era il prete in questione, la donna  il 20 febbraio ha bussato alla porta del procuratore aggiunto Alessandro Milita e ha vuotato il sacco.

Ma non è l’unica ragazza. Si è presentata anche Francesca, nome di fantasia che con le sue dichiarazioni ha riempito oltre quattro pagine di verbale redatto dal pm Alessandro Di Vico. Le ragazza hanno dichiarato di non aver parlato fin ora perchè il prete le aveva minacciate. La cosa assurda è che l’inchiesta  rischiava di finire insabbiata dal poliziotto Luigi Schettino del commissariato di Maddaloni, arrestato anche lui.

Le violenza sessuali si consumavano in un albergo nel luogo delle apparizioni, il Medjugorje Spa. Sarebbe stato lì che la vittima avrebbe subito gli abusi: «Prima in nave, durante il pellegrinaggio, poi in albergo». «Era successo nel maggio del 2016, durante un viaggio di fede a Medjugorje a cui partecipava la ragazza con il suo ex fidanzato , il sacerdote le aveva palpeggiato e baciato il seno costringendola poi a praticargli un rapporto orale. C’era stato anche un tentativo di rapporto anale, finito poi con l’opposizione della vittima che aveva proseguito con il rapporto orale».

Ma stando alle vittime, i rapporti sessuali si svolgevano anche nella «cappellina del tempio». Ora il prete è stato arrestato.


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