È morto lo scrittore Andrea Camilleri, Lo scrittore siciliano aveva 93 anni ed era ricoverato da un mese al Santo Spirito di Roma. Il funerale sarà privato
ADDIO ad Andrea Camilleri. Con lui perdiamo un’altro Grande Cittadino
Andrea Camilleri è morto stamani all’ospedale Santo Spirito di Roma dove era da tempo ricoverato. Addio al papà di Montalbano: regista di teatro, funzionario Rai, grande romanziere da 60 anni
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a notizia è stata diffusa dalla ASL Roma 1 che, in una nota, ha reso noto la triste notizia scrivendo che “con profondo cordoglio alle ore 08.20 del 17 luglio 2019 presso l’Ospedale Santo Spirito è deceduto lo scrittore Andrea Camilleri. Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali. Per volontà del Maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio”.
Lo scrittore, saggista, sceneggiatore e drammaturgo siciliano aveva 93 anni ed era ricoverato al Santo Spirito da alcune settimane per una insufficienza cardio-respiratoria. Il funerale sarà privato, ha fatto sapere la famiglia, per volontà dello scrittore.
Camilleri è stato un protagonista a tutto tondo della scena culturale di fine ‘900 e dei primi decenni del 2000. Malgrado la forte connotazione siciliana, le sue opere hanno valicato i confini nazionali e hanno venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo con traduzioni in 120 lingue.
Sempre critico e impegnato civilmente, aveva detto, tra l’altro, di non riconoscere gli italiani “quando plaudono ai porti chiusi”, e poi, a seguito di uno dei solti attacchi di Salvini a Saviano, disse:
“Qualche volta mi domando se Salvini sia un essere umano o un marziano. Ma ci si rende conto della gravità di un ministro dell’Interno che minaccia uno scrittore sotto scorta come Saviano di levargli la tutela dello Stato? Parole mafiose indegne della carica che ricopre”
“Non voglio fare paragoni ma intorno alle posizioni estremiste di Salvini avverto lo stesso consenso che a dodici anni, nel 1937, sentivo intorno a Mussolini. Ed è un brutto consenso perché fa venire alla luce il lato peggiore degli italiani, quello che abbiamo sempre nascosto”.
Ed il tema della situazione in cui ultimamente (purtroppo) versa l’Italia è sempre stato fisso nella sua mente e fonte di un suo cruccio tanto che, solo qualche giorno prima del ricovero e dopo le ripetute sceneggiate blasfene di Salvini con rosario e vangelo, lo aveva nuovamente attaccato, dai microfoni di Radio Capital, dicendo:
«Non credo in Dio, ma vedere Salvini impugnare il rosario dà un senso di vomito. E’ chiaro che tutto questo è strumentale fa parte della sua volgarità»
al che Salvini rispose immediatamente in una delle sue dirette FB dicendogli: “Scrivi che ti passa”.
UNA BREVE BRIOGRAFIA DELL’UOMO E DELLO SCRITTORE da AGI
Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925, Camilleri è stato una figura di grande rilievo nella letteratura italiana del 20esimo secolo e di questo inizio del 21esimo, un autore tradotto in almeno 30 lingue e che ha venduto oltre di 30 milioni di copie. Da quando è stato colpito da cecità a novant’anni, ha scritto i propri libri dettandoli alla sua assistente, Valentina Alfieri, “l’unica che sa scrivere nella lingua di Montalbano, anche se è abruzzese”.
Dopo una parentesi di vita in un collegio vescovile, dal quale venne espulso per aver lanciato uova contro un crocifisso, Camilleri cominciò a studiare al liceo classico per poi iscriversi nel 1944 alla facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo, senza però conseguire la laurea. Nel 1949 venne ammesso all’Accademia di Arte drammatica ‘Silvio d’Amico’ e qui pose le basi per la sua carriera da regista e autore, sia per la televisione che per il teatro. |
I suoi più grandi successi di pubblico di questi anni sono legati senza alcun dubbio alla figura del Commissario Montalbano, da cui nasce la serie di romanzi e racconti composta a oggi da una quarantina di titoli. E dal 1999 la sua trasposizione televisiva realizzata dalla Rai con l’attore Luca Zingaretti, ex allievo di Camilleri all’Accademia d’arte drammatica, ha contribuito ad accrescere ancor di più il successo dello scrittore.
Tra i libri più venduti di Andrea Camilleri ricordiamo Un filo di fumo (1980), La stagione della caccia (1992), La forma dell’acqua (1994), Il birraio di Preston (1995), Il cane di terracotta (1996), La concessione del telefono (1998), La scomparsa di Patò (2000), Il re di Girgenti (2001), L’odore della notte (2001), La pazienza del ragno (2004), Un covo di vipere (2013), Donne (2014). Sembra che nel 2006 lo scrittore abbia consegnato all’editore Sellerio l’ultimo libro che conclude la storia di Montalbano, chiedendo che questo venisse pubblicato dopo la sua morte. |
Al cordoglio di tanti italiani mi onoro di aggiungere anche il mio e quello del nostro quotidiano, e lo faccio utilizzando il necrologio del nostro Dott. Giuseppe Vollono che, nell’immediato, ha subito scritto:
Dopo una lunga agonia si è spento all’età di 93 anni il grande Maestro Andrea Camilleri. Che giornata triste… Siamo sempre più soli in questo mondo che diventa sempre più arido… Buon viaggio Maestro e grazie per le emozioni che ci hai donato!
Dei tuoi insegnamenti porterò sempre con me queste tue parole:
“Non demordete mai dalla vostre idee. Se ne siete convinti mantenetele fino all’ultimo. Devo citare Julien Benda: “Che le vostre risposte siano, sì – no. E soprattutto non cercate di spiegare il sì e il no, perché ogni spiegazione è già un compromesso”.
Addio maestro, e grazie per quanto ci hai dato e lasciato.
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