Non un lieto fine per i cani del “Rifugio Don Blasco” 

“Basterebbero 38 famiglie pronte ad accogliere uno dei nostri pelosi per evitare loro la deportazione,...

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“Basterebbero 38 famiglie pronte ad accogliere uno dei nostri pelosi per evitare loro la deportazione, il trauma di essere rinchiusi in una gabbia…” scrivono sulla pagina Facebook “Rifugio Don Blasco”

Non un lieto fine per i cani del “Rifugio Don Blasco” 

“Il Comune di Messina pagherà oltre 150.000 € di soldi pubblici per deportare i cani che per oltre un decennio sono stati accuditi gratuitamente da volontari e volontarie messinesi, in provincia di Reggio Calabria” denuncia in un post su Facebook, l’autore della foto in copertina, Gabriele Ferrante.

Il bando di gara a ribasso, di cui c’eravamo occupati nei precedenti articoli I cani del Rifugio Don Blasco di Messina sono a rischio e il successivo, Rifugio Don Blasco (ME), Il M5S “tutelare gli animali”,si sarebbe concluso in modo angosciante, con l’aggiudicazione provvisoria del servizio alla ditta “Rifugio Canino Il Parco S.r.l.”,  quanto a n.200 cani, con l’offerta di 1,65 € al giorno per cinque mesi (152 giorni). L’importo contrattuale discendente risulta pari a 50.160,00 € oltre IVA e spese previste nel quadro economico e nel capitolato. Quanto a n.250 cani, sempre per la durata di cinque mesi e con l’offerta di 1,11% di ribasso sull’importo a b.a. di 401, 74 € per cane. L’importo contrattuale discendente risulta pari a 100.434,95 €, oltre IVA e spese previste nel quadro economico e nel capitolato.

Siamo davvero rammaricati e profondamente allarmati per quanto accaduto ai nostri amici a quattro zampe e per come staranno vivendo queste ore i volontari del rifugio Don Blasco che sino ad oggi auspicavano un “cambio di rotta”, considerate le promesse enunciate, dall’Assessore Minutoli, che si era mostrato pronto ad aggiornarli con una forma di apertura scrivendo: “si può sempre integrare, modificare o anche bloccare o rinviare – Siamo disponibili ad ascoltare tutti e, eventualmente, a cambiare il percorso. Però ci aspettiamo proposte, non insulti gratuiti. Il bando è stato fatto dal dirigente in base alle norme, il nostro indirizzo politico era quello di sistemare i cani nel modo migliore per il loro benessere, che è garantito da alcune condizioni”, ribadendo la sua totale collaborazione, ma a parole. 

Sull’argomento erano intervenuti anche i Consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle di Messina, con una nota diretta al Sindaco di Messina Cateno De Luca. In particolare Cristina Cannistrà aveva avuto modo di apprendere, dall’Assessore Massimiliano Minutoli, che ci fosse stata l’intenzione, da parte della Giunta di modificare il bando: “In base a quanto mi è stato riferito, il caso sarebbe dovuto a una mancanza di dialogo fra lo stesso Assessore e il Dirigente al ramo, che avrebbe predisposto il tutto senza le dovute interlocuzioni preliminari”.

A proposito di promesse, di tutta evidenza solo retoricamente declamate da un politico in campagna elettorale, in molti sicuramente ricorderanno il post di seguito riportato, anche se son passati già 18 mesi dalla data delle amministrative a Messina.

non un lieto fine per il rifugio Don Blasco  

Visto l’esito della vicenda, almeno sino a questo momento, sovviene spontanea un’amara considerazione: Alla politica di questo “fare” (male) preferiremmo quella a cui siamo stati tanto abituati, del “non fare” proprio!

Fotografie di Gabriele Ferrante

Mariella Musso

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