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Formula Uno, GP Qatar: vince Hamilton. E’ oceano di fuoco

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ormula Uno: in Qatar vince e domina Lewis Hamilton che chiude davanti a Max Verstappen e un meraviglioso e incredibile Fernando Alonso

 

Formula Uno, GP Qatar: vince Hamilton. E’ oceano di fuoco

DI PASQUALE BUONDONNO

Mancava solo Hidalgo, il purosangue che attraversava i deserti della penisola arabica per completare l’opera, ma di certo, i cavalli delle scuderie, come i cavalli nel deserto, si preparavano alla temeraria attraversata. Quali armi avranno in serbo Mercedes e Red Bull per affrontare una gara che si preannuncia tirata e ricca di emozioni?

Una pista in mezzo al deserto, il silenzio che ti sommerge nella calura soffocante del giorno, sembra di vedere le dune tutt’intorno. L’aria t’infiamma la gola e la calura, ancora forte da queste parti, ti rallenta i passi.  Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualcosa risplende nel silenzio del deserto. Ma di lì a poco, una tempesta di suoni si sta preparando e il vento è pronto a spirare come un uragano. Sono i bolidi rombanti dei motori che risuonano come lontani echi di battaglia.

 

Qatar è già una realtà

La pista è come un grande cerchio della vita, un catino trepidante che misura la bravura dei team in lotta tra di loro. E il deserto tutt’intorno, è la grande cornice. Non c’è memoria nella sua superficie, non c’è cadenza nel suo tempo. Una luce fissa e abbagliante lo rende un enigma a cui nessuno riesce a rispondere. Quell’enorme spazio immenso, sembra essere creato apposta perché si possa ritrovare la propria anima in una sorta di mistica contemplazione del creato. L’anima dei campioni disposti a dare il tutto per tutto nella stretta conclusiva di un Mondiale ormai arrivato al suo epilogo.

Cielo e terra dominano incontrastati senza l’ombra di un muro o di una barriera naturale. Dune e sabbia. Poi la grande pista.

Nel deserto riflettono le distanze e la velocità è l’unico fattore per percorrerle. La sfida tra i due leader della corsa sembra più una guerra di nervi.  Muscoli e atarassia in un crogiolo di emozioni. Si corre su un circuito sconosciuto alla Formula 1. Anche l’atmosfera sembra “sub iudice”.

 

GARA: LOSAIL (Qatar)

In una gara che si corre nel cuore del deserto, su un tracciato che ospita per la prima volta la massima categoria automobilistica, Lewis Hamilton parte in in Pole Position precedendo Max Verstappen di quattro decimi. Bottas è terzo con l’altra Mercedes davanti all’Alpha Tauri di Pierre Gasly 4°. Poi Alonso 5° e Norris 6°. Carlos Sainz è settimo con la prima delle Ferrari mentre Leclerc è in 13^ posizione a seguito dell’eliminazione nel Q2.

Non sono mancate certamente le emozioni e lo spettacolo in queste qualifiche dove i piloti si sono fronteggiati a viso aperto per cercare di conquistare la migliore piazzola sullo schieramento.

 

L’inizio

La partenza è contratta, le prime posizioni rimangono invariate.

Si percorre la Curva 1 in 5^ marcia a 160Km/h, poi subito cambio di direzione per la 2^, una sinistra molto veloce da percorrere in 180Km/h. Cambio di direzione ancora per la 3^, una piega a destra da percorrere in pieno verso la 4^. Sesta marcia anche qui in un circuito che è velocissimo con punte di 190-200 Km/h. Ci si immette così nella sesta, in assoluto la curva più lenta del circuito, 130Km/h da percorrere in 3^ marcia. Si entra nel vivo. Curva 7, una destra molto lunga, si combatte con il sottosterzo. Leggero rettilineo. Curva 9, una lunga piena a sinistra, anche qua si combatte con il sottosterzo per arrivare a innestare la 6^ marcia. Si arriva così in una zona spettacolare, curva 12, in pieno. Curva 13, in pieno. Curva 14 si alleggerisce e poi si riaffonda. Ultimo settore impressionante con velocità sempre oltre i 220/230 Km/h fino a intraprendere l’ultima curva che ricorda l’ultima del Barhein. Si lotta con il sottosterzo in uscita in un’entusiasmante progressione.

I piloti affrontano ogni curva come un esame. Lo spettacolo è assicurato fin dalle prime battute.

Hamilton è fulmineo nel partire  primo, per ribadire la leadership e mantenere la testa, Alonso infila Gasly da maestro, mentre Verstappen scatenato è subito quarto. Partenza fantastica. Rimonta incredibile dell’olandese che al 5° giro si porta già alle spalle di Hamilton.

Il pilota della Mercedes tuttavia è in modalità “martello” incrementa almeno 6 secondi sul suo più immediato inseguitore.

Giro veloce il britannico, è il primo a scendere sotto l’1′ e 28”. Ottavo Sainz raggiunto da Bottas, undicesimo Leclerc (12° giro). Gara difficile per le rosse.

Al giro 19 si assiste ad un cambio di strategia: Verstappen rientra nei box, mette la gomma bianca e rientra comunque 2°. Lo segue Hamilton che mette anche lui le dure e rientra in testa.

Intanto si registra giro veloce di Verstappen al 25° giro: 1’27” e ora è a 7” da Hamilton che tuttavia si riprende lui il giro più veloce al 26, girando in 1′ e 26”. E’ un vero e proprio braccio di ferro che va tutto a vantaggio dello spettacolo.

Al 33° giro foratura per Bottas che spinge nonostante tutto. Arriva fino ai box. Il tutto è avvenuto in curva 7. Bravo il pilota finlandese a gestire la foratura. Gli cambiano anche il musetto anteriore, ma qui si rischiano di perdere punti importanti per il mondiale Costruttori in casa Mercedes.

ROSSE DOPPIATE. Sainz nono, Leclerc decimo, entrambi doppiati dai leader della corsa. Per la Ferrari ci sarà da riflettere e da studiare.

Al 37° giro Hamilton comanda saldamente la gara con 8” su Verstappen, poi seguono a debita distanza Perez, Alonso, Norris e Ocon.

Al 44° giro un temerario Perez toglie il giro veloce a Hamilton e sorpassa Lance Stroll ma è il pilota inglese a riprendersi il record della pista al 46° giro. Cerca in questo modo di frustrare ogni tentativo da parte degli avversari di poterlo insidiare.

Al 51° giro BANDIERA GIALLA: dal 3° Settore del Circuito foratura di Russell. Ritiro anche della Mercedes di Bottas e poco dopo anche il pilota canadese Latifi su Williams segue la stessa sorte. Tutti per foratura all’anteriore sinistro. C’è un pericolo «cordoli».

55° giro Max Verstappen è letteralmente scatenato gira in 1’24”. Nuovo giro veloce. Ora è a 7” da Hamilton.

56° giro Verstappen vuole blindare il punto addizionale per il giro veloce: cambio gomme e morbida nuova, ma c’è sempre Hamilton lì davanti.

Lewis affronta ora l’ultima curva dei 57 giri complessivi e vince il gran Premio del Qatar. Seconda vittoria consecutiva che lo fa accorciare su Max Verstappen in questa sfida davvero eccezionale.

Due gare al termine con i due piloti antagonisti che ora sono lì, attaccati, vicini, in un duello epocale, quasi non contasse più la classifica ma solo il risultato in pista.

Abbiamo assistito a una gara incredibile, con una straordinaria partenza di Verstappen a mettere subito nella condizione di “pressione” Lewis Hamilton, motivo che si è protratto per tutta la gara, e di portare a casa anche il punto addizionale del giro più veloce. Altra menzione la merita sicuramente Fernando Alonso. Dopo 7 anni torna sul podio. Grande SUPERFERNANDO!

 

Classifica finale

  1. Hamilton
  2. Verstappen
  3. Alonso
  4. Perez
  5. Ocon
  6. Stroll
  7. Sainz
  8. Leclerc
  9. Norris
  10. Vettel

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