È stata una giornata amara per le Vespe, che escono dal campo con zero punti a fronte di una prestazione con errori ma non completamente da buttare. La squadra di Abate, schierata con il 3-5-1-1, contro la capolista Modena, subisce prima un “eurogol” di Nieling (dai 40 metri) e poi un rigore chiudendo poi con un passivo di 3 a 0 dopo uno sfortunato autogol di Ruggero.
Queste sono le nostre pagelle al termine del match:
Confente: Voto 5 Sull’incredibile gol di Nieling da 40 metri non può nulla, è un tiro imparabile ma rivedendo meglio lo notiamo quache metro più avanti rispetto alla posizione ideale. Spiazzato sul rigore di Gliozzi nel quale non prova neanche ad intervenire è beffato sul finire anche dall’autogol di Ruggero. Non compie grandi parate, ma non ha colpe dirette sui gol. Qualche incertezza in fase di impostazione (come in avvio) fa tremare la difesa e fa scendere il voto assegnato.
Ruggero: Voto 5,5 La sua partita era iniziata quasi da eroe, con un salvataggio sulla linea su Gliozzi dopo pochi minuti. Poi, però, va in affanno costante e chiude una giornata nerissima con lo sfortunato autogol del 3-0. Sfortunato, ma in difficoltà.
Giorgini: Voto 5,5 Come tutto il terzetto difensivo, soffre la fisicità di Gliozzi e i movimenti di Defrel. Spesso in ritardo nelle chiusure e poco preciso nell’impostare l’azione da dietro.
Bellich: Voto 5,5 Va in apnea totale contro le folate del Modena. Sbaglia molti appoggi e viene ammonito a inizio ripresa. Però è il vero leader della difesa, non a caso quando esce lui le Vespe prendono altri due gol e si salvano con fortuna sull’occassione di Pyythia (doppio palo e palla fuori). Abate comunque lo vede in difficoltà e lo sostituisce. (dal 14′ st Stabile: Voto 5 Il suo ingresso è disastroso. Entra per dare solidità e far rifiatare Bellich e dopo pochi minuti atterra Sersanti, causando il calcio di rigore molto dubbio per posizione meno per il suo intervento. Il Modena si porta sul 2-0 e di fatto chiude il match.
Carissoni: Voto 5,5 Sulla fascia destra si vede pochissimo anche perchè viene servito poco. Zampano spinge molto dalle sue parti e lui è costretto a rimanere basso, senza mai riuscire a crossare o a creare superiorità.
Mosti: Voto 5 Dovrebbe fare da collante tra centrocampo e attacco, ma vaga per il campo senza trovare la posizione. Non riesce mai ad accendere la luce. Dal 28′ st Piscopo: Voto 5 Entra a partita compromessa. Si fa notare solo per un cartellino giallo nel finale.
Leone: Voto 6 È uno dei pochi a salvarsi dal naufragio generale. Nel primo tempo è l’unico che prova a giocare palla e l’unico che tira in porta, costringendo Chichizola a una parata non semplice. Predica nel deserto.
Correia: Voto 6 Tanta corsa, come al solito, anche se qualche volta a vuoto, ma lui c’è sempre. Viene travolto alla lunga dal palleggio e dalla fisicità del centrocampo del Modena. Prova a sorprendere il portiere di casa che risponde alla grande alla sua conclusione di “punta”.
Cacciamani: Voto 6 Come per Carissoni sull’altra fascia, i compagni lo servono poco. Ha le capacità e l’argento vivo per essere incisivo come nell’occasione del traversone rasoterra su cui nessuno dei compagni ci arriva.
Maistro: Voto 5 Totalmente invisibile. Sui calci d’angolo li sbaglia tutti. Da un giocatore con la sua qualità ci si aspetta la giocata decisiva, un’intuizione, un cambio di passo. Non è al meglio e si vede. Giustamente sostituito. (dal 14′ st Burnete: Voto 5 entra insieme a Stabile, ma a differenza del compagno non combina danni. Non vede però nemmeno un pallone giocabile.
Candellone: Voto 5,5 Si sbatte e lotta come un leone, ma è terribilmente isolato. La difesa del Modena lo controlla senza troppi problemi, anche perché di palloni giocabili in area non ne arrivano. Il direttore di gara non lo “tutela” nel corpo a corpo con gli avvesari (dal 38′ st Gabrielloni: S.V. Entra per gli ultimi minuti e fa in tempo a rimediare un’ammonizione. Ingiudicabile.
All. Ignazio Abate: Voto 5 La sua Juve Stabia non riesce a sfatare il tabù del Braglia come successo ai suoi precedessori. Il problema è stato un modulo poco offensivo con il solo Candellone in attacco e un Maistro non al meglio mandato in campo dal primo minuto. I cambi questa volta non incidono, anzi: Stabile, appena entrato, causa il rigore (dubbio per la posizione ma il fallo c’è) che chiude la partita. Un pomeriggio da dimenticare subito perchè sabato al Menti arriva il Palermo.





