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Wimbledon|The Championships, i protagonisti e l’attesa

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Dal 1° luglio al via i “Championships”, il torneo più prestigioso e longevo del Tour nella stupenda cornice di Londra.

di Francesco Caia

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imbledon. Il fulgido momento in cui il cuore del tennis comincia a pulsare con fremiti, che lambiscono la percentuale massima, innescati da un’intensa passione. Il fascino di questo sport riflesso nel torneo e nello slam più prestigioso dell’intero tour con una longeva storia alle spalle, che inizia a partire dal 1887, legata radicalmente alle origini del tennis.

ROGER FEDERER

A rendere meraviglioso “The Championships” e a dar spettacolo, saranno le solite leggende: l’eterno Roger Federer che ha fatto incidere per 8 volte il proprio nome sul trofeo più ambito dai tennisti. Lo svizzero arriva a Londra un anno dopo l’uscita di scena ai quarti di finale per mano di Anderson e non vince un Major dall’Australia 2018. Tuttavia la settimana scorsa ha ottenuto il decimo successo nella sua, ormai, casa di Halle: un risultato ammirabile. Il torneo tedesco, secondo il campione, è di buon auspicio: “Quando vinco ad Halle di solito va bene anche a Londra”. L’ultimo successo di King Roger, a cui è stato usurpato il trono di re nel SW19 (Wimbledon), risale al 2017; proverà a inserire l’ennesima pietra miliare eguagliando i nove titoli ai Championship di Martina Navratilova, nella categoria maschile nessuno ha mai vinto come Federer, Pete Sampras si è fermato a sette. Al primo turno, affronterà Lloyd Harris.

NOVAK DJOKOVIC

Il numero uno del ranking ATP e detentore del titolo dei Championship, Novak Djokovic,  non riuscirà ad effettuare il Grand Slam (che consiste nel vincere tutti i major nella stessa stagione) perché privato del Roland Garros. The King of Clay, Nadal, è il consueto trionfante con 12 vittorie: sontuoso! Nella passata stagione, per il serbo, Wimbledon è stato il torneo della rinascita, una sorte di “crocevia”. Insieme alla propria eleganza – che si evidenzia notevolmente sull’erba di Londra con i completi in tenuta bianca, tradizione del torneo – tenterà di farsi strada al fine di alzare per la quinta volta la coppa, partendo con Kohlschreiber, al primo incontro.

Aneddoto – Djokovic, da piccolo, quando il suo paese era in guerra, si allenava sul fondo di una piscina vuota, affinché fosse protetto da eventuali proiettili vaganti. Questo è sintomatico: ci permette di evincere “le radici” della duttilità del giocatore serbo e conseguentemente dell’adattamento su ogni superficie.

RAFA NADAL

Si è alluso al surrealismo del giocatore spagnolo che occupa la piazza numero due in classifica, capace di imporsi per ben 12 volte al French Open. Nella stagione attuale, Nadal non ha fatto, come si suole dire, “piazza pulita”: Monte-Carlo, Barcelona e Madrid sono le prede sfuggitegli, ma dagli Internazionali d’Italia è stato un monopolio. Lo scorso anno a Wimbledon, Rafa è stato sconfitto da Djokovic in una semifinale suggestiva e memorabile sul Centre Court, terminata 10-8 al quinto set. Inciso: da questo torneo in poi, onde evitare che si giochino maratone (come quelle tra Isner – Mahut   70 – 68, 2010; Anderson – Isner 26 – 24, 2018) nel quinto set, si disputerà nel gioco decisivo un tie-break sul 12-12. Il fuoriclasse spagnolo farà il suo esordio contro Sugita. Il comitato organizzatore dei Championship, che ha un particolare meccanismo di assegnazione di teste di serie chiamato algoritmo verde, ha deciso di affibbiare quella numero 2 a Federer e non, come suggerisce il ranking, a Nadal, facendo scaturire le proteste di quest’ultimo.

Purtroppo, non potremo vedere all’opera Juan Martin Del Potro che si è rotto la rotula al torneo del Queen’s. Arriva invece una buona notizia per gli appassionati, il rientro di Andy Murray in doppio, che è avvenuto nell’Atp di Londra 500, nel quale ha addirittura finito per trionfare. Presenzierà anche sull’erba di Wimbledon, non in singolo, ma in coppia con Herbert.

Vedremo chi brucherà l’erba degli idilliaci “Championship”!

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