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Volodymyr Zelensky: la richiesta di tregua di Putin è pura ipocrisia

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al momento, non sembra interessato alla richiesta di tregua per due giorni avanzata da Putin sulla spinta, sembra, del patriarca Kirill. [1]

  • Leggi anche: Kirill e Putin, ora che riguarda loro, si ricordano del Natale

Volodymyr Zelensky: la richiesta di tregua di Putin è pura ipocrisia

Nella giornata di ieri Putin aveva incaricato il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, di introdurre un regime di cessate il fuoco lungo tutta la linea del fronte in Ucraina dalle 12 del 6 gennaio alla mezzanotte del 7 gennaio, in coincidenza con le celebrazioni della Veglia e del Natale per gli ortodossi.

“Chiediamo anche alla parte ucraina di dichiarare un cessate il fuoco e consentire ai cittadini di partecipare alle funzioni natalizie”, aveva dichiarato la presidenza russa.

Questa mattina, invece, è stato il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, a lanciare un appello per una tregua natalizia in modo che “gli ortodossi possano assistere alle funzioni della vigilia di Natale e del giorno della Natività di Cristo” (ndr: pensiero che non l’ha nemmeno sfiorato per il Natale appena trascorso, ad esempio, per i Cattolici) dopo che Kiev aveva bollato la sua richiesta come “una trappola cinica e di propaganda”

Kiev ha quindi rimandato al mittente la proposta di tregua temporanea per il Natale ortodosso avanzata dal presidente russo Vladimir Putin [3] affermando che:

“Primo: l’Ucraina non attacca un territorio straniero e non uccide i civili come fa la Federazione russa”, ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale Mikhaylo Podolyak, “l’Ucraina distrugge solo i membri dell’esercito di occupazione sul proprio territorio”.

“Secondo: la Federazione russa deve lasciare i territori occupati, solo allora avrà una ‘tregua temporanea’”, ammonisce il consigliere di Zelensky, “tenetevi la vostra ipocrisia”.

Zelensky, dal canto suo, ha affermato di essere disposto a continuare il dialogo sullo scambio di prigionieri e sull’estensione dell’accordo sul grano, ma al momento non è interessato a negoziare al più alto livello con Putin. [2]

Il rifiuto di Zelensky di concedere un cessate il fuoco rappresenta un enorme rischio di escalation del conflitto in Ucraina.
Tuttavia, la decisione finale spetta a Zelensky e al suo governo, che devono valutare attentamente quale sia la migliore opzione per il bene del loro paese e dei suoi cittadini.

Putin propone una tregua per il Natale ortodosso.
Le reazioni:

  1. Kiev: “È ipocrisia”
  2. Zelensky: “È soltanto una scusa per fermare la nostra avanzata e preparare nuovi attacchi”.
  3. Biden: “Mosca vuole solo una boccata d’ossigeno”.
  4. Michel: “L’annuncio falso e ipocrita”.

Anche il dipartimento di Stato Usa ha definito “cinica” la proposta russa.

“C’è una parola che la descrive bene ed è ‘cinico’, ha detto il portavoce Ned Price:

  • “La nostra preoccupazione è che i russi cercherebbero di sfruttare qualsiasi pausa temporanea nei combattimenti per riposarsi, rimontarsi, riorganizzarsi e, infine, riattaccare”.

Molto scettico anche il presidente Usa Joe Biden, secondo il quale il capo del Cremlino, Vladimir Putin sta “cercando di trovare un po’ di ossigeno”.

Da Twitter è arrivato anche lo scetticismo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel:

  • “C’è un aggressore: il Cremlino. E una vittima: il popolo ucraino.
    Il ritiro delle truppe russe è l’unica opzione seria per ripristinare la pace e la sicurezza. 
    L’annuncio di un cessate il fuoco unilaterale è falso e ipocrita quanto le annessioni illegali e grottesche e i relativi referendum”.
  • Charles Michel – @CharlesMichel – EU official
    There’s an aggressor: the Kremlin. And a victim:the Ukrainian people. Withdrawal of Russian troops is only serious option to restore peace & security. Announcement of unilateral ceasefire is as bogus & hypocritical as the illegal & grotesque annexations and accompanying referenda 8:31 PM · 5 gen 2023

FONTI

[1] “ODESSA – Il piano di pace del governo italiano è sul tavolo di Zelensky. Il presidente lo sta valutando insieme ai suoi più fidati collaboratori, al pari di altre possibili strade …”

[2] “Allo stesso tempo, a suo parere, Kiev, dichiarando la sua riluttanza a negoziare al più alto livello, non implica né il ritiro dal dialogo sullo scambio di prigionieri, né il rifiuto di estendere l’accordo sul grano. Martedì, Zelensky ha messo in atto la decisione dellNSDC sullimpossibilità di tenere colloqui con Putin.”

[3] Kiev ha rimandato al mittente la proposta di tregua temporanea per il Natale ortodosso avanzata dal presidente russo Vladimir Putin


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