Via Varano una zona in estremo degrado e pericolo per i cittadini e turisti. Una ennesima denuncia del consigliere comunale Scala di L & U
Via Varano, a due passi da Villa Ariana una discarica a cielo aperto
Castellammare di Stabia – “Un esercizio utile e che fa bene a tutti, per uscire dal clima di scetticismo, di rassegnazione che predomina in città”.
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uesta una delle affermazioni emerse nel corso della conferenza stampa per illustrare le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione comunale a presentare la candidatura di Castellammare di Stabia a Capitale Italiana della Cultura 2021.
Indipendentemente se Castellammare di Stabia sarà prescelta tra le 43 città che hanno presentato la loro candidatura, pensiamo che se non ci fossero stati annunci che tali sono rimasti, la proposta poteva, nell’immaginario collettivo, essere più credibile e comunque utile a predisporsi anche ad altre future candidature.
Predisporsi.
In evidenza sicuramente il patrimonio strutturale, i beni materiali e immateriali, ma quanto mai importante sarebbe o sarà, attivarsi verso una cultura e un pensiero differente rispetto alla pulizia complessiva della città, alla viabilità, al traffico, alla toponomastica, all’ospitalità, alla cura del verde, alla tutela dei beni.
E proprio a quest’ultimo aspetto che il consigliere comunale di Liberi e Uguali, Tonino Scala, che fa riferimento, denunciando le inaccettabili condizioni in cui si trova la Via Vecchia Varano, a due passi da Villa Ariana, uno dei due siti archeologici di Stabiae.
“Si può dividere una città in due?A quanto sembra si. Perché se da un lato quest’amministrazione candida Castellammare a città della cultura 2021, questa stessa amministrazione continua ad ignorare la cultura della nostra terra”.
Una situazione denunciata per la prima volta a luglio scorso da Scala e della quale avevamo dato ampia diffusione, ma che, afferma il consigliere, nulla è cambiato.
E’ una discarica a cielo aperto, e le foto che ci sono state fornite lo dimostrano ampiamente, una zona che così “si presenta a cittadini e turisti, che di sera diventa un luogo mal frequentato che mette in pericolo chi si trova ad attraversarla”.
La domanda dunque che si pone il consigliere è, “come si può candidare una città capitale della cultura e lasciare la stessa cultura nel degrado?”.
Altre sono le domande che il consigliere si pone, a chi spetta pulire, perché sino ad oggi non lo ha fatto, quali misure intende prendere il sindaco per restituire ai cittadini decoro e sicurezza ad un’area che dovrebbe trasudare cultura e non male odore.
Domande che ritornano periodicamente e frequentemente viste le condizioni in cui versa la città dal punto di vista igienico, ma che non hanno ancora trovato adeguate risposte.
Noi ne aggiungiamo un’altra di domanda. Non era stata costituita una commissione speciale per il problema rifiuti?
Una commissione speciale con il compito di indagare circa le gravi criticità e responsabilità sul servizio di smaltimento e raccolta rifiuti da parte della AM Tecnology.
Interessante sarebbe capire a che punto sono i lavori e se questa annosa questione può avviarsi verso una definita soluzione.
Giovanni Mura
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