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ORINO – CAMERA (Centro Italiano per la Fotografia) presenta una nuova mostra dedicata alla fotografia nella Pop Art di Warhol, Schifano & Co. Dal 21 settembre al 13 gennaio saranno esposte oltre 120 opere tra quadri, fotografie, collages, grafiche, che illustrano la varietà e la straordinaria vivacità di questa grande corrente artistica.
Nell’immaginario collettivo la Pop Art è legata al suo più celebre e celebrato rappresentante di questa tendenza, Andy Warhol, le cui opere derivano, per la grande maggioranza dei casi, da fotografie (la celeberrima Marilyn, la serie delle Sedie elettriche, tutti i ritratti alle celebrità del tempo), e che ha scattato migliaia di fotografie, conferendo alla riproduzione meccanica della realtà un ruolo centrale nella definizione della sua poetica.
LA MOSTRA
La mostra fotografica ripercorre la storia della PopArt, giunta al culmine negli anni 60. Curata da Walter Guadagnini – direttore di CAMERA e grande esperto di Pop Art – l’esibizione vuole indagare quel fenomeno mondiale esploso negli Stati Uniti e in Europa e diffusosi rapidamente anche nel resto del mondo che ha rivoluzionato il rapporto tra creazione artistica e società. L’attualità del modo neutro di fotografare la realtà, i modelli della comunicazione di massa tradotti in vere opere d’arte; è in questo senso che la fotografia per gli artisti Pop è stata non solo una fonte di ispirazione, ma un vero e proprio strumento di lavoro, una parte essenziale della loro ricerca.
Tra i protagonisti presenti in mostra, oltre a quelli già ricordati, si possono citare gli americani Robert Rauschenberg, Jim Dine, Ed Ruscha, Joe Goode, Ray Johnson, Rosalyn Drexler; gli inglesi Peter Blake, Allen Jones, Joe Tilson, David Hockney, Gerald Laing, Derek Boshier; i tedeschi Sigmar Polke, Wolf Vostell; gli italiani Mimmo Rotella, Michelangelo Pistoletto, Franco Angeli, Umberto Bignardi, Gianni Bertini, Claudio Cintoli, Sebastiano Vassalli e tanti altri.
Tra i fotografi, si sottolinea la presenza di Ugo Mulas – cui viene dedicata unintera sala, dove verranno esposte le serie realizzate negli Stati Uniti e quella della Biennale di Venezia del 1964 – e di Tony Evans, fotografo dei protagonisti della Swinging London dei primissimi anni Sessanta.
La mostra si avvale di prestiti provenienti da istituzioni italiane e straniere, da collezioni e fondazioni private, in un impegno che sarà il maggiore in termini organizzativi affrontato da CAMERA dalla sua nascita ad oggi.
L’attività di CAMERA è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Eni, Reda, Lavazza; la programmazione espositiva e culturale è, inoltre, sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
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