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Castellammare di Stabia

Soudreef Siena al tappetto, Givova Scafati al poker di vittorie

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oker di vittorie della Givova Scafati, che, tranne la gara d’esordio, ha sempre vinto in questo girone ovest del campionato di serie A2. Anche la Soudreef Siena è stata punita dalla compagine dell’Agro, artefice della solita gara gagliarda in difesa e corale in attacco. Alla fine, il successo è stato più che meritato, nonostante un finale thrilling, che ha fatto temere il peggio, sul ritorno veemente degli ospiti.

La sfida è battezzata dallo statunitense Ebanks, che oltre a realizzare il primo canestro (0-2 al 1’), si macchia anche del primo fallo (sfondamento su Spizzichini). La difesa scafatese entra subito in partita, mette il bavaglio ai principali terminali offensivi biancoverdi e punisce in attacco, con Sherrod, Ranuzzi e due volte Miles (8-2 al 4’). La tripla dell’ex Lestini (8-5 al 5’) non sortisce l’effetto desiderato, perché Scafati è brava a far circolare la palla e a trovare la via del canestro con continuità (14-5 al 7’), conservando un buon margine di vantaggio al suono della prima sirena (17-8).

Pur cambiando difesa (da uomo a zona), la Mens Sana non riesce a fermare Spizzichini, Santiangeli, Ammannato e compagni, che si rendono protagonisti di una buona gara, nella quale stringono alle corde l’avversario (24-10 al 14’) e divertono il pubblico del PalaMangano. Neppure la pressione senese a tutto campo varia l’andamento del match, che vede la Givova protagonista indiscussa, capace di ampliare il distacco (32-14 al 17’) e di arrivare avanti 40-21 all’intervallo.

Alla ripresa dei giochi, i viaggianti provano subito a rimontare (40-27 al 22’), ma Sherrod li ricaccia a distanza (47-29 al 26’). Si mette in mostra Turner, che inizia a fare la voce grossa (49-37 al 29’), ma la Sooudreef alla fine del terzo periodo è ancora sotto di otto lunghezze (52-40).

La compagine senese non molla, si affida ad Ebanks e porta subito il margine di distacco al di sotto della doppia cifra (52-45 al 32’). La Givova smarrisce inizialmente la via del canestro, poi ci pensa Santiangeli a suonare la sveglia (57-47 al 34’). La sua tripla però non sortisce l’effetto desiderato: Turner e Sandri riportano Siena in partita (57-51 al 35’) e poi, con l’ausilio di Ebanks, completano quasi del tutto la rimonta (61-59 al 38’). Nell’ultimo minuto, il ricorso al fallo sistematico non stravolge il risultato, perché la Givova riesce a mantenere il naso avanti e a chiudere 66-63 la sfida.

Dichiarazione di coach Giovanni Perdichizzi: «E’ stata una partita dura, che ci siamo complicati noi stessi. Sono contento solo del risultato e dei primi venti minuti, nei quali abbiamo rasentato la perfezione in difesa e concesso a Siena solo 21 punti. Poi abbiamo pensato che tutto fosse finito, che Siena avesse già fatto le valigie, dimenticandoci che invece le partite finiscono al 40’ e non possiamo concederci il lusso di non stare giù sulle gambe in difesa, di non mettere le mani addosso all’avversario e di giocare con il nostro ritmo in attacco. Siamo diventati leziosi, narcisisti e alla fine dobbiamo ritenerci fortunati di aver vinto la partita per come si era messa.

L’atteggiamento del secondo tempo non mi è piaciuto e dobbiamo ripartire dai primi 20’, che sono stati super. Siamo felici per il risultato, però questi patemi d’animo finali li dobbiamo evitare, soprattutto quando la partita è già indirizzata in un certo modo. Dobbiamo riprendere a lavorare in settimana, per allungare il più possibile quei primi due quarti eccellenti, consapevoli che l’atteggiamento della squadra deve cambiare. Siena è stata brava a crederci, Turner nella seconda parte di gara ha iniziato a giocare
alla propria maniera, da giocatore di serie A, e noi siamo stati deficitari in quelle situazioni che avevamo invece contenuto bene nel primo tempo. Siamo una squadra che, per giocare in un certo modo, non può prescindere
dall’energia, dalla difesa e dal ritmo».


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