In Sicilia dopo le dimissioni di Mariella Ippolito, il nuovo assessore regionale alla Famiglia e Politiche sociali è Antonio Scavone, 62 anni, radiologo.
Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha nominato Scavone ex senatore in quota Mpa, fortemente voluto da Raffaele Lombardo. Avrà anche le deleghe alle Politiche sociali e al Lavoro.
Scavone, 62 anni, radiologo, è attualmente direttore medico e capo Dipartimento di radiologia all’ospedale Garibaldi di Catania.
D
a oltre 25 anni è ai vertici della professione medica nel settore della Sanità pubblica e dal 2005 al 2009 ha ricoperto l’incarico di direttore generale dell’Usl 3 di Catania. Il neo assessore è stato deputato e senatore della Repubblica.
«Scavone – ha dichiarato il presidente Musumeci– porta con sé una solida esperienza parlamentare che sarà di prezioso ausilio nel suo futuro ruolo di Governo. Gli auguro davvero buon lavoro, così come voglio ringraziare Mariella Ippolito per il contributo appassionato che ha saputo dare con la sua presenza in Giunta».
«Ringrazio il presidente Musumeci – sottolinea il neo assessore Scavone – per la fiducia accordatami, tra l’altro in un settore di vitale importanza per una regione come la Sicilia. Considero le Politiche sociali e del lavoro un assessorato cerniera con tutti gli altri rami dell’amministrazione e sarà mia cura mettere l’esperienza maturata al servizio della comunità siciliana».
Critico il Movimento 5stelle siciliano che scrive sulla propria pagina fb
“Musumeci ha una strana concezione del manuale Cencelli: più danni hai fatto e più meriti un incarico. Antonio Scavone è il nuovo Assessore alla Famiglia, peccato che nel suo curriculum c’è pure una condanna da parte della Corte dei Conti di quasi 400 mila euro relativa alla gestione del suo ruolo di direttore generale dell’Ausl di Catania, oggi ASP 3.
La nomina di Scavone ad Assessore regionale risponde ancora una volta alla logica dell’affidamento di poltrone a nomi suggeriti da amici e alleati piuttosto che a reali meriti sul campo. Scavone infatti è stato per anni il braccio destro dell’ex governatore Raffaele Lombardo (condannato, quest’ultimo, in primo grado a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa)”.
A denunciarlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Francesco Cappello che critica aspramente la nomina di Antonio Scavone all’assessorato regionale alla famiglia.
“Dici Scavone e leggi Raffaele Lombardo – sottolinea il capogruppo M5S Ars. Come può fare gli interessi dei siciliani un professionista che ha cagionato un danno alla cosa pubblica? Il processo contabile con la sentenza definitiva che ha inchiodato Scavone ex direttore generale dell’Ausl 3 di Catania, ruotava attorno ad alcuni incarichi esterni conferiti dall’Azienda sanitaria.
Morale – spiega Cappello – il presidente Musumeci ha una strana concezione del manuale Cencelli, quindi più danni hai fatto e più meriti un incarico. Si scrive Scavone ma si legge Lombardo e così la lottizzazione del potere procede sempre nella stessa sequenza secondo una liturgia vecchia di cui i siciliani sono stanchi e nauseati” – conclude Cappello.
Santa Sarta
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