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l sindaco di Padova Massimo Bitonci firma un’ordinanza per cercare di vietare kebab e piatti stranieri nel centro della città. Secondo il provvedimento nei locali dovrà esserci almeno il 60% di prodotto veneti. “Vogliamo difendere le attività che vendono prodotti di qualità” spiega. Una svolta drastica destinata a scatenare polemiche anche se la giunta assicura che “sono previste deroghe”.
La svolta autarchica di Padova: 60% di prodotti veneti nei locali
Ordinanza del sindaco leghista Bitonci contro i ristoranti stranieri
L’obiettivo è chiaro, tanto che l’ultima trovata di Bitonci è già stata soprannominata ordinanza anti-kebab. C’è un ma: se la legge è uguale per tutti, nel menu di un qualsivoglia nuovo ristorante giapponese non potranno mancare le sarde in saor o il bisato in tocio (anguilla in umido, per i non appassionati del genere)…. «Per esser chiari, è una norma antikebab che la nostra giunta ha deciso di intraprendere per difendere le attività che vendono prodotti di qualità» ha sottolineato il braccio destro di Bitonci, Eleonora Mosco, presentando i contenuti del regolamento. In sostanza, chiunque vorrà aprire un’attività nel centro storico di Padova che preveda il commercio d’asporto (kebabbari, pizzerie, gastronomie, generi alimentari, rosticcerie e take away), dovrà dimostrare di vendere almeno il 60% dei prodotti provenienti dalla filiera veneta.
«Un prodotto si dice di filiera veneta quando ogni fase, dalla produzione primaria alla commercializzazione, avviene nella Regione Veneto» è ratificato nel regolamento. Che però da una chance anche a chi non vorrà rispettare questo limite, mettendo però dei paletti ben precisi, partendo innanzitutto dal veto della giunta comunale, ovvero del sindaco Massimo Bitonci. Che resta, s’intenda, il nemico numero uno dei kebbabari – li aveva già vietati quand’era sindaco di Cittadella, nel 2011, ma d’altronde è «nemico» anche di ambulanti, riviste pornografiche, commercianti abusivi e slot machine – ma non poteva usare il pugno di ferro. La giunta quindi si è accorta subito del «pasticcio» e si è premurata di annunciare che «sono previste deroghe». Ma, manco a dirlo «verrà effettuata un’analisi caso per caso», partendo comunque dal veto della giunta. Peccato, l’abbinata sashimi-sopa coada poteva dare soddisfazioni agli eterni indecisi.
vivicentro.it/nord/poitica
vivicentro/Padova: niente kebab e piatti stranieri nel centro della città
lastampa/La svolta autarchica di Padova: 60% di prodotti veneti nei locali MASSIMO GUERRETTA
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