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Napoli, boss dei Casalesi stanato: aiutò i vertici del clan durante la latitanza

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La Squadra Mobile di Caserta, insieme ai poliziotti del commissariato di Chiaiano, a Napoli, ha arrestato il 56enne V. Chiarolanza, ritenuto esponente del clan dei Casalesi, in particolare della fazione Bidognetti.
Chiarolanza, riferisce ilMattino, è stato stanato nel suo nascondiglio a Napoli, dove si era trasferito da qualche tempo, in quanto raggiunto dall’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli; il 56enne deve scontare una condanna definitiva perché riconosciuto colpevole del reato di favoreggiamento aggravato dall’aver agevolato una associazione mafioso.
L’uomo fu arrestato in passato perché nella sua abitazione di Villa Literno fu scoperto un bunker costruito per ospitare l’eventuale latitanza di soggetti di vertice del clan dei Casalesi. Il bunker era costituito da due piccoli vani, con il secondo occultato sotto il primo, accessibili attraverso due congegni idraulici ben occultati nel pavimento. Dopo il ritrovamento del nascondiglio, l’immobile fu sottoposto a sequestro penale e affidato in custodia giudiziale allo stesso Chiarolanza, che però iniziò ad usare l’appartamento come deposito per la droga, che poi veniva smerciata, per conto del clan, nelle zone di Casal di Principe e Villa Literno. A far da guardia all’immobile Chiarolanza aveva chiamato un cittadino tunisino. Per questi fatti il 56enne fu arrestato anche nel 2015.


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