L’avvocato della famiglia dei tre napoletani scomparsi da gennaio in Messico:”Proclami dei politici sulla nazione e l’italianità, ma evidentemente loro non sono considerati italiani”
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Abbiamo sentito gridare molte volte “viva gli italiani” ma evidentemente i Russo e i Cimmino non lo sono per le nostre istituzioni». Questa l’accusa dell’avvocato Claudio Falleti, legale delle famiglie dei tre napoletani scomparsi in Messico che rivolge al nuovo governo «la stessa preghiera che abbiamo rivolto a quello uscente: aiutateci a sapere che fine hanno fatto i nostri concittadini». Di Raffaele e Antonio Russo e di Vincenzo Cimmino non si hanno più notizie dallo scorso 31 gennaio, da quando si sono perse le loro tracce nella zona di Tecaltitlan, nello Stato di Jalisco.
«Adesso la politica si assuma le proprie responsabilità per tutelare i propri cittadini», dice ancora Falleti. «È una storia triste quella dei Russo e dei Cimmino – ricorda l’avvocato a ilMattino – Scomparsi il 31 gennaio nel Paese centroamericano e dei quali non si hanno più notizie. Una vicenda iniziata in piena campagna elettorale, quando nessun rappresentante del nostro Stato aveva abbastanza tempo per occuparsene seriamente. Poi ci sono state le elezioni e adesso il Governo».
«Dopo la promessa – conclude Falleti rilanciando l’appello – già disattesa dallo staff del presidente Fico, chiediamo ai ministri incaricati della questione di occuparsene veramente».
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