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Castellammare di Stabia

La Sea Watch è ancora al largo di Siracusa: gli ultimi sviluppi (Diana Marcopulopulos)

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Berlino disposta ad accogliere qualcuno dei migranti sulla Sea Watch. Nessun commento dall’Olanda.

Circa la disponibilità della Germania ad accogliere i migranti della nave Sea Watch 3 il governo tedesco, tramite un portavoce del Ministero dell’Interno di Berlino alla Commissione Europea, si è dichiarato pronto, insieme ad altri Stati membri, ad offrire un contributo solidale. Nessun altro commento da parte dell’Olanda che ha già fatto sapere di non essere responsabile per la Sea Watch e quindi di non sentirsi obbligata del suo operato ma, stando ad alcune voci che circolano, pare che ci possa essere anche un accordo fra sindaci dal momento che, a quanto sembra, il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si è mosso nei confronti del sindaco di Amburgo per cui potrebbe esserci un accordo tra sindaci per una soluzione per i 47 migranti ancora a bordo della nave, e questo sarebbe un ennesimo schiaffo alla protervia ed al modo di rapportarsi dei gialloverde diventati ormai sempre più un’unica fanghiglia.

Intanto si mobilitano anche i cittadini e questo pomeriggio una manifestazione ha attraversato Siracusa dopo una manifestazione che si è tenuta a Tempio Apollo, una delle piazze di Siracusa. La manifestazione è stata posta in essere dai cittadini di Siracusa per testimoniare il loro essere a favore di una soluzione per questi migranti. A margine della stessa però, c’è da segnalare anche che si sono potuti ascoltare dei commenti terrificanti e vomitevoli da parte di qualche passante che criticava, alla Salvini-Di Maio, sia i migranti che i manifestanti che però, molto civilmente, non hanno raccolto alcuna provocazione lasciandoli a strozzarsi nel fiele della loro malevolenza.

Tornando al diario della situazione, annotiamo che siamo all’undicesimo giorno di attesa per cui, sulla nave Sea Watch, la situazione Umanitaria è molto pesante.

La situazione psicologica delle persone, così come testimoniata dallo psichiatra Gaetano Sgarlata che ieri è andato a bordo con la delegazione del PD, è molto pesante: un ragazzo non mangia da 48 ore, c’è sovraffollamento e c’è un problema dei bagni per cui, chiaramente, le situazioni igieniche in genere sono molto precarie.

Dello stesso parere è Matteo Orfini che, sul suo FB scrive:

Oggi insieme a Maurizio Martina sono salito sulla Sea Watch. Per averlo fatto siamo stati indagati.
Sono convinto di non aver commesso alcun reato, a differenza di chi sta sequestrando 47 innocenti su una nave.
Per come la vedo io ho semplicemente fatto il mio dovere di parlamentare e continuerò a farlo.
Ma non è di me e Maurizio che bisogna parlare oggi. Perché su quella nave ci sono persone molto più degne di attenzione di noi. Ci sono 47 esseri umani salvati in mezzo al mare e scappati da una condizione terribile.
Li abbiamo guardati negli occhi, abbiamo parlato con loro.
“La Libia è un inferno che non finisce mai”
“La Libia non puoi nemmeno raccontarla perché una cosa così non la crederesti”
Questo ci hanno detto, con sofferenza ma con enorme dignità.
Hanno il diritto di sbarcare e negarglierlo è – questo sì – un reato.

Su quella nave ci sono anche 22 opetatori di Sea Watch. Donne e uomini straordinari che a casa hanno una famiglia e un lavoro a cui tornare, ma che decidono di dedicare parte della loro vita a salvare esseri umani.
Quando, dopo averci parlato a lungo della assurda situazione in cui si trovano, abbiamo provato a ringraziarli per quello che fanno, ci hanno risposto “Non dovete. Per noi poter fare questo è un grande privilegio e come tale lo viviamo”.

Ecco, per loro e per i 47 migranti abbiamo il dovere di non fermarci e fare di tutto perché i loro diritti vengano rispettati.

A chiudere, in merito ai bagni, segnaliamo proprio in questo momento un rimorchiatore sta dirigendosi verso la Sea Watch, sotto la scorta della Guardia costiera, e a bordo ha dei nuovi gabinetti chimici e questo ci porta alle classiche due notizie: una buona, ed è che almeno questo disagio sarà ridotto; l’altro cattivo, ed è che questo prelude ad un ulteriore allungamento dei tempi.

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