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La Campania scopre la moda: l’industria che resiste e funziona

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MODA L’export del solo abbigliamento ammonta a 494 milioni di euro. L’import ha invece superato il miliardo e 400  milioni

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ettore moda, Campania quinta in Italia per numero di aziende del tessile e dell’abbigliamento e prima al sud.  È l’esempio dell’industria che resiste e funziona e che si traduce anche in risultato in termini di fatturato. È questo il quadro emerso durante l’incontro tenuto a Palazzo Partanna dal titolo “Internazionalizzare per crescere e competere nel settore della moda” organizzato da UniCredit e unione industriali di Napoli.

Buono l’andamento dell’export: nel 2015 l’export di tessile-abbigliamento dalla regione si è avvicinato ai 600 milioni di euro ed ha evidenziato una crescita del +1,9 per cento su base annua, in linea con la media nazionale. L’export del solo abbigliamento ammonta a 494 milioni di euro (pari, quindi all’82,6 per cento del totale), in aumento del +1,8 per cento rispetto al 2014. Il 75 per cento circa dell’export regionale è assicurato dalla provincia di Napoli (pur stabile nel 2015), ma anche il territorio di Caserta (+11,4 per cento) e di Salerno (+8,1 per cento) risultano interessati da dinamiche di crescita molto vivaci.

L’import ha invece superato il miliardo e 400  milioni. L’industria italiana del tessile-abbigliamento, secondo le stime elaborate da Smi, dovrebbe archiviare il 2015 con un fatturato in aumento del +1,1 per cento su base annua, con una aspettativa favorevole caratterizzata da una moderata crescita anche per il 2016. In questo scenario, anche il sistema moda in Campania, contraddistinto da più di 4.130 aziende, di cui più di 3.500 impegnate nella confezione e nell’abbigliamento, soprattutto tra Napoli e provincia, Salerno e Caserta, si conferma una delle eccellenze nell’intero panorama del fashion system italiano ed internazionale.

“L’eccellenza del made in Italy targato Campania vive un momento di rinnovato successo e può considerarsi uno dei comparti economici che più stanno trainando la ripresa nella Regione – ha spiegato Elena Goitini, direttore regionale Sud di UniCredit. UniCredit ha supportato le imprese del settore al Sud con impieghi per oltre 300 milioni e vanta una quota di mercato pari al 16,2 per cento. La moda è un esempio straordinario della forza del made in Campania”.

“La crescita del comparto sul nostro territorio – ha dichiarato Maurizio Marinella, presidente sezione sistema Moda dell’Unione Industriali di Napoli – può essere favorita da un associazionismo intelligente, che promuova l’aggregazione e le sinergie tra le imprese, e nel contempo definisca intese con interlocutori finanziari che consentano di puntare ad ampliare su scala globale il raggio d’azione di tante realtà produttive qualificate ma condizionate da problemi di dimensione e di capitalizzazione”.

vivicentro.it-sud-cronaca / larepubblica / La Campania scopre la moda: ecco l’industria che resiste e funziona di TIZIANA COZZI


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