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Castellammare di Stabia

Il Consiglio dei Ministri ha stanziato 10 milioni per primi soccorsi dopo il sisma nel catanese

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Il Consiglio dei Ministri ieri sera ha dichiarato lo stato d’emergenza per 12 mesi per i 9 comuni del catanese colpiti dal terremoto a Santo Stefano.

Il premier Giuseppe Conte su Twitter ha scritto “Il governo ha dato risposta immediata per Catania: deliberato in Consiglio dei ministri lo stato di emergenza e stanziati 10 milioni per le prime attività di soccorso. Siamo vicini, in modo concreto, alle comunità colpite dal terremoto“.

Il Cdm ha dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi per i territori colpiti dal terremoto, in particolare i comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea, in provincia di Catania.

Il Vicepremier Di Maio ha anche dichiarato che “Cominceremo ad aiutare da subito le persone in difficoltà, questo è solo un primo passo. C’è ancora tanto da fare. Noi manteniamo le promesse non solo con le parole, ma anche con i fatti: nessuno verrà lasciato indietro”. “I soggetti attuatori saranno i sindaci”, spiega il vicepremier a proposito degli stanziamenti, “inoltre è già stata firmata l’ordinanza di protezione civile”.

Insieme alla deliberazione del Cdm, la Protezione civile ha emesso una specifica ordinanza per le misure urgenti che prevede un contributo massimo di 25mila euro per la realizzazione degli interventi necessari a ripristinare in tempi rapidi le condizioni di agibilità degli immobili danneggiati non gravemente appartenenti ai nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata sgomberata. L’ordinanza, firmata dal Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, contiene la misura predisposta “per la prima volta nella storia degli interventi emergenziali”. E in caso di immobili condominiali, è previsto anche un contributo massimo di euro 25mila per il ripristino delle parti comuni dei fabbricati.

L’ordinanza nomina Commissario delegato il Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, Calogero Foti e prevede la possibilità di chiedere la sospensione delle rate dei mutui e l’assegnazione di un contributo per l’autonoma sistemazione, che può raggiungere un massimo di 900 euro mensili. Nuclei familiari composti da una sola unità percepiscono 400 euro, quelli composti da due unità 500 euro, 700 euro quelli composti da tre unità, 800 euro quelli composti da quattro unità e 900 euro quelli composti da cinque o più unità. È possibile disporre di ulteriori 200 euro mensili se in famiglia ci sono persone con handicap o con invalidità non inferiore al 67% o persone con più di 65 anni.

La Commissione nazionale Grandi Rischi, riunita su richiesta del Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, presieduta dal presidente Gabriele Scarascia Mugnozza, ha fatto il punto sulla situazione evidenziando che sebbene allo stato attuale, i dati analizzati mostrino una sensibile diminuzione dell’attività, “l’evoluzione di un fenomeno complesso, quale quello connesso all’attuale attività sismica ed eruttiva del sistema vulcanico etneo, è soggetta ad una elevata incertezza“.

Nel frattempo c’è stata una ridotta sismicità e un aumento degli sfollati che hanno lasciato la strada per andare in albergo. Le economie locali sono anche notevolmente preoccupate, poiché mentre si prevedeva un bilancio di fine anno con il pienone, si prospetta invece “un disastro per le numerose disdette che arrivano copiose” ha spiegato il presidente degli albergatori siciliani, Nico Torrisi.

I

n questo pomeriggio siciliano, assolato con un po’ di foschia, l’Etna, vista dall’autostrada A/18 che collega Catania a Taormina, appariva come un grande gigante sornione che si stava fumando uno se non anche due sigari, così emettendo a volte due lunghi pennacchi verticali di fumo, come si nota dalle foto.

Adduso Sebastiano


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