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Giulia Schiff, ex pilota italiana arruolata in Ucraina si sposa, ‘nuova vita’ VIDEO

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L’ex pilota italiana Giulia Schiff si è sposata in Ucraina e ha fondato un’associazione umanitaria con suo marito, anche lui ex soldato.

Giulia Schiff, ex pilota italiana arruolata in Ucraina si sposa, ‘nuova vita’

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Giulia Schiff, una ex pilota italiana arruolata in Ucraina, si è sposata con Victor, un suo commilitone israelo-ucraino.

Dopo il battesimo del volo cinque anni fa, Giulia ha servito come soldato in Ucraina fino a novembre dello scorso anno quando ha deciso di raggiungere Victor.

Dopo aver smesso di combattere, la coppia ha deciso di dedicarsi all’aiuto umanitario in prima linea, portando assistenza alle persone colpite dalla guerra.

Giulia Schiff, che aveva partecipato alle missioni italiane in Afghanistan prima di unirsi alle milizie in Ucraina, ha deciso di mettere la sua esperienza a disposizione dell’organizzazione umanitaria da lei fondata insieme al marito, per portare aiuto alle persone che ne hanno bisogno.

La giovane coppia ha deciso di dedicarsi all’assistenza umanitaria dopo aver vissuto sulla propria pelle le conseguenze della guerra, in particolare in Ucraina, dove sono stati testimoni delle difficili condizioni di vita della popolazione locale.

La loro organizzazione umanitaria si impegna a portare assistenza medica e materiale alle persone bisognose, in particolare nei territori colpiti dalla guerra.

A maggio però Giulia e Victor torneranno per qualche giorno in Italia, a Verona: «faremo la cerimonia religiosa delle nostre nozze e indosserò l’abito bianco».

Antefatti

Se questa è la terza vita di Giulia, subito dopo quella da combattente, il 2021 aveva segnato il primo momento decisivo:

il Consiglio di Stato aveva confermato la sua espulsione definitiva dall’Aeronautica militare, respingendo il ricorso di Schiff, la quale sosteneva invece che la vera esclusione dal Corpo non era l’assenza di attitudine militare e professionale, ma il fatto di aver denunciato gli atti di nonnismo.

Poi nel 2021 cominciano i bombardamenti su Kiev e la giovane veneziana parte con la legione straniera: lei che aveva dovuto accettare la fine del sogno di aviere, in poche settimane è diventata ‘Kida’, imbracciando il fucile nel team Masada e nella 59esima brigata dell’esercito, arruolata per il ministero della Difesa ucraino nelle forze di terra e nelle unità delle forze speciali, in prima linea per missioni di ricognizione e nella fanteria meccanizzata sui tank.

A maggio però Giulia e Victor torneranno per qualche giorno in Italia, a Verona: «faremo la cerimonia religiosa delle nostre nozze e indosserò l’abito bianco».

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