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Castellammare di Stabia

EDITORIALE – Juve Stabia, in preda alle vertigini…

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ncontro amaro col vecchio amico Piero Braglia per la Juve Stabia, che esce sconfitta dal San Vito – Marulla al termine di un match non bello, dove i padroni di casa hanno messo in campo più voglia di vincere. La gara di Cosenza lascia tanto amaro in bocca ai gialloblù, sia per le condizioni, esterne e non, che hanno accompagnato la gara, sia per episodi ancora una volta sfortunati per la truppa di Caserta.

Ad un momento già non semplice per infortuni ed assenze, si è aggiunto l’incredibile disavventura occorsa a Simeri, infortunatosi dopo una rovinosa caduta nel tunnel degli spogliatoi. Per la Juve Stabia, già orfana di Daniele Paponi, piove sul bagnato.

Al di là della giusta importanza da dare alla sfortuna, ed a decisioni arbitrali ancora non limpide, la prestazione della Juve Stabia non è stata all’altezza di quanto fin’ora dimostrato dai ragazzi di Caserta. Solo un tiro verso la porta calabrese in oltre 95 minuti, e più in generale, la sensazione che tutti i gialloblù avessero poche idee in campo.

Poco di più ha fatto il Cosenza di Braglia ma proprio tale aspetto genera molto rammarico. Perdere contro un avversario ampiamente alla portata e che non ha fatto la partita della vita non può che lasciare amaro in bocca. Stessa sensazione lasciata in eredità dal match infrasettimanale dello scorso martedì contro la Virtus Francavilla. Partita diversa, con la Juve Stabia decisamente più in palla, ma risultato comunque non positivo, con il Menti gelato, più che dalla pioggia, dall’autorete di Matteo Bachini.

Eppure la Juve Stabia era arrivata al doppio scontro con Francavilla e Cosenza col vento in poppa di tre risultati consecutivi importanti e che avevano cementato le certezze gialloblù. Prima le due vittorie contro Akragas e Rende e poi il pareggio, comunque di spicco ed agguantato solo nel finale dai padroni di casa, di Matera.

Tre risultati che avevano lanciato le Vespe nelle zone alte della classifica, consentendo di parlare senza troppo imbarazzo o prudenza di obiettivo playoff per il termine della stagione. Forse proprio le vertigini, dettate dall’aria di alta classifica, non hanno fatto bene al giovane gruppo di Caserta e Ferrara facendo perdere quel pizzico di cattiveria in più determinante in un campionato come la Serie C. Ancora, al contrario, la buona classifica potrebbe aver mostrato alla Juve Stabia quello che potrebbe essere, causando il “braccino”, ossia tensione e concentrazione forse eccessiva, a molti elementi.

Per scrollarsi di dosso questa sensazione, e magari far tornare ad esultare un Menti possibilmente gremito, il calendario offre subito un avversario a dir poco ostico: il Catania di un altro grande ex, Francesco Ripa.

Sarà fondamentale ritrovare la giusta cattiveria, unita alla altrettanto importante serenità, per tornare nelle zone alte di classifica così da farsi prendere dalle vertigini, senza dimenticare che “la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare…”.

Raffaele Izzo


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