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EDITORIALE – Juve Stabia, i derby non si giocano: si vincono

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derby non si giocano: si vincono. È questa una delle massime più conosciute e vere del Calcio, che perfettamente sintetizza il carattere speciale che solo una gara come un derby può avere. La Juve Stabia sabato sera al Torre di Pagani ha centrato la prima vittoria in campionato, scegliendo la gara più dolce, per i tifosi, per riscoprire la gioia dei tre punti.

La vittoria di Pagani ha in copertina i lineamenti vichinghi di Nicholas Allievi, letale in zona gol e granitico in difesa, ma tutti i ragazzi di Caserta e Ferrara hanno reagito nel migliore dei modi alla sconfitta rimediata col Trapani. Evitare che il secondo tempo soporifero della scorsa settimana lasciasse scorie ed ansie non era facile, dunque assume doppio valore la prestazione delle Vespe.

Cominciano così a delinearsi le prime certezze della stagione stabiese. Branduani è ormai leader indiscusso della porta gialloblù; il portiere arrivato nelle ultime ore di calciomercato è riuscito a dare la giusta tranquillità ad una squadra dall’animo giovane, risultando ancora decisivo con i suoi interventi. Discorso simile va fatto per Daniele Paponi. La punta ex Latina, dopo le buone prestazioni di Simeri, aveva forse perso posizioni nelle gerarchie dei tifosi ed ha risposto come meglio non poteva non appena gli è stata ridata la maglia da titolare. Gol pesante, grinta ed atteggiamento da leader per il numero 10 stabiese, che mai aveva iniziato la stagione segnando con tanta regolarità.

I giusti meriti vanno riconosciuti anche al duo che siede in panchina, composto da Caserta e Ferrara. I tecnici sono stati bravi a toccare le corde giuste della squadra, facendo pesare il giusto, quindi né troppo né troppo poco, la ripresa orribile della gara contro il Trapani. Analizzando il fattore tattico, la Juve Stabia appare una squadra pronta alla metamorfosi quando la gara lo richiede.

Così, dopo aver visto con continuità 4-3-3 e 3-5-2, sabato si è intravisto l’ultimo, per ora, esperimento degli allenatori. Il vestito da trequartista che sta per essere cucito per Berardi non può che suscitare curiosità, potendo anzi diventare una soluzione inaspettata ed efficace per scardinare le difese più ostiche. Il talentuoso gioiello scuola Torino, contro la Paganese ha messo in campo classe e sostanza, mostrando perché di lui si parli solo bene. Se il giovane numero 20 continuerà a svezzarsi, potrà diventare una risorsa imprescindibile per le sorti stabiesi.

Adesso testa alla gara “interna” con il Fondi, da giocare ancora lontano dal Romeo Menti. Ad esigere un risultato positivo non è solo la classifica ma anche la voglia di rivalsa. Lo scorso anno, al Menti, contro i laziali arrivò una delle sconfitte più amare e rocambolesche della stagione gialloblù. Con lo stesso spirito di un derby, per non fermarsi ora che è iniziata la rincorsa.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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