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Dries Mertens: “Spero che sia questa la mia ultima tappa calcistica”

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ries Mertens, attaccante del Napoli, si è messo a disposizione della redazione del “Corriere dello Sport” per un’intervista esclusiva nella quale ha toccato vari temi.

Dries Mertens: “Spero che sia questa la mia ultima tappa calcistica”

Ecco di seguito riportate dalla redazione di Vivicentro.it le dichiarazioni rilasciate da Dries Mertens al “Corriere dello Sport“:

La speranza

“Spero che sia questa la mia ultima tappa calcistica”.

L’amore per la città

“Dal primo momento ho avvertito un’attrazione fatale per la città, per la gente”.

“Qui ci sono nove anni ed un quarto della mia vita: ci sono stato, e ci starò, sempre bene, perché ho immediatamente avvertito affetto. Sono stato fortunato nella scelta”.

Il futuro di Dries

“Io sto qua. Ho un contratto con opzione a favore del club. Aspetto e poi si vedrà. So che esistono due strade, una è quella dell’addio”.

“So anche che nel momento in cui sarà inevitabile salutarsi, a casa Mertens piangeranno tutti, io, Kat, anche il bambino, mi creda. Io qui sono un uomo felice e lo è la mia famiglia”.

“Ma bisogna essere realisti e pratici: il Napoli potrebbe non avere più bisogno di me, e spero non accada subito, però nel caso in cui questo si dovesse verificare, io tenderò la mano, sarò grato per avermi dato la possibilità di appartenere a questo mondo e di avermelo fatto apprezzare. Non dimenticherò un solo istante”.

Sul rinnovo

“Segnare tanto, così Adl sarà costretto a tenermi. Più gol faccio e più lui capirà che varrà la pena farmi firmare. E poi ho l’asso nella manica…”.

La necessità di fare risultato e l’interrogativo del belga

“Domenica dobbiamo affrontare la Salernitana, alle 15, un orario ormai insolito. E bisogna batterla. Abbiamo buttato via troppi punti e ci sono stati tolti tanti giocatori, nei momenti-chiave”.

“Dove saremmo se Covid, infortuni e Coppa d’Africa non ci avessero sottratto tutti quei compagni?”.

La forza della squadra

“Guardi chi siamo: Koulibaly, Fabian Ruiz, Insigne e Zielinski nella loro fase più matura; un Di Lorenzo di cui sono innamorato, perché le gioca tutte; Rrahmani e Juan Jesus che sembrava dovessero essere le alternative al blocco titolare, che giocano a questi livelli; il ritorno di Ghoulam… Ci metta gli altri, poi: questo è uno squadrone, che però ha dovuto pagare un prezzo altissimo alla sfortuna”.

Sull’Inter

“L’Inter è la più forte, sta avanti, ha un vantaggio, ma non è finita”.


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