Fino al 28 marzo, “Doppia Regina”, la mostra di Lac68 e Natascia Raffio
di Maria D’Auria
Roma- Dal 14 al 28 marzo, la galleria di Arte contemporanea “Virus Art Gallery” (in Via Reggio Emilia, 69), ospita la mostra di Luigi Ambrosetti e Natascia Raffio con opere contemporanee dallo stile grafico e pittorico molto particolare. Due stili diversi tra loro, quasi opposti, che coinvolgono e stimolano la curiosità del visitatore fino ad addentrarsi in ogni opera, quasi a volerne scrutare il senso o a scoprire l’origine e la fine della storia, la ragione e i sentimenti che hanno dato vita ai personaggi e alle loro avventure.
Il critico d’arte Giancarlo Carpi delinea dettagliatamente il lavoro svolto dai due artisti per questa mostra. Di seguito, la sua recensione.
Doppia Regina. Recensione di Giancarlo Carpi
Il lavoro del romano Luigi Ambrosetti ha una collocazione anomala e originale nella scena romana pop. È come se motivi pop-gotici e stilemi di urban art fossero posti al servizio di una forte libertà immaginativa e associativa mossa dal ricordo o dall’ossessione per eventi, persone, e luoghi realmente incontrati e vissuti.
C’è un forte legame con luoghi e spezzoni della scena artistica underground romana (ma ormai semi-istituzionalizzata) e poi con un immaginario ispirato dai fumetti e dai cartoni animati (dei quali Ambrosetti è un grande appassionato e conoscitore) ritratti in scenari urbani degradati che però, con uno scarto immaginativo, a volte diventano ambienti relittuali, subacquei o degni di appartenere a una storia di fantasmi. È un carattere narrativo, anche inconseguente, incongruente, di questi lavori, specie dei disegni, che fa vibrare i ricordi e le situazioni più personali, come aggregazioni emotive, del presente e del passato, gettate sul foglio in uno stile espressionista.
Ed ecco che, rispetto a tanti artisti che si ispirano alla iconografia pop di fumetti, film e cartoni, il riuso di questa come iconografia cara alla vicenda personale appare inconsueto. È come se Ambrosetti ci conducesse in un racconto senza storia, venato di accenti sessuali e ossessivi, che proprio nell’inspiegabilità di certe situazioni rispecchia e alimenta la propria libertà. Filo conduttore diviene, allora, il personaggio da lui stesso inventato, una sorta di fantasmino, chiamato “Lui col carello”, secondo una coincidenza tra firma, alter ego e autoritratto narrativo, utilizzata anche da altri artisti della scena neo-pop che però qui, come detto, risalta come filo conduttore di una storia irrelata, interiore.
Le ragazzine di Natascia Raffio, benché vi si riconosca lo stile molto accurato del pop surrealismo di ispirazione americana, costituiscono anch’esse, di quadro in quadro, una sorta di storia iconografica che vede protagonista il personaggio di Gogolì, inventato dall’autrice, che pure la rispecchia e in parte la ritrae. Nei suoi dipinti, domina un’immaginazione e una sensibilità neo-pop, che porta all’ibridazione con i personaggi noti della Disney. Questa iconografia viene attraversata e citata dall’interno di un personaggio di propria invenzione, che appare collocato nell’universo della stereotipia dell’immaginario
mediale e commerciale piuttosto che condurci ondivago in una narrazione interiore.
La mostra trova la sua ragione di essere, dunque, in questo accostamento tra due stili grafici e pittorici molto diversi e quasi opposti, e nel loro diverso attraversare lo stesso bacino iconografico e la “narrazione”, che, tuttavia, entrambi si attestano, come centri ispiratori della nostra contemporaneità visiva.
Sarà possibile ammirare le opere dello street artist romano Luigi Ambrosetti (in arte Lac68) e dell’artista Natascia Raffio, fino al 28 marzo, dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 19.00. Ingresso gratuito
Virus Art Gallery – Via Reggio Emilia, 69 00198 ROMA
cell. 3497061109 e-mail:virusartgallery@outlook.it
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