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Il “ciclone” Rudiger porta via Pjanic dalla capitale: il bosniaco va alla Juventus

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NOTIZIE AS ROMA – “Se mi riesce una manovra a coda di gatto maculato, forse teniamo sia Pjanic che Nainggolan”, dichiarava il mago Sabatini solo il 6 maggio scorso. E, invece, l’abile mossa da illusionista non s’ha da fare. Il grave infortunio occorso a Toni Rudiger, impegnato con la sua nazionale per Euro 2016, ha totalmente scombussolato i piani a Trigoria, dove da giorni si era avviata una trattativa con il Chelsea per portare il difensore tedesco alla corte di Antonio Conte e ben 25-30 milioni di euro nelle casse della Roma. Soldi benedetti, che sarebbero arrivati senza sacrificare nessuno dei big all’altare del fair play finanziario. L’Uefa, infatti, ha imposto dei paletti precisi a cui i giallorossi, volenti o nolenti, dovranno attenersi entro il prossimo 30 giugno (data di chiusura del bilancio di esercizio).

Del resto, come diceva Pieraccioni in una delle sue pellicole più celebri “il ciclone, quando arriva, non ti avverte: passa, piglia e porta via. E a te non resta altro da fare che rimanere lì, buono buono a guardare e a capire che se non fosse passato, sarebbe stato parecchio, ma parecchio peggio”. Ora, infatti, le risorse da mettere a bilancio arriveranno dalla dolorosissima cessione di Miralem Pjanic ai rivali di sempre: la Juventus è intenzionata a pagare la clausola compromissoria che libererebbe il bosniaco garantendo alla società giallorossa più di 30 milioni cash. All’indomani del rinnovo di contratto del capitano, ecco che si verifica la circostanza più beffarda, quella che annusi nell’aria ma che speri non si concretizzi mai: “il principino”, il “Giotto” dei calci piazzati, passerà nientedimeno che dalla parte dell’acerrimo nemico. Le fonti sono univoche nel parlare di affare ormai concluso, con lo scambio di documenti tra le parti che dovrebbe avvenire addirittura nel corso di questo weekend. La piazza, ovviamente, è già in subbuglio e rimprovera a Pallotta and friends di non aver mantenuto la promessa di trattenere i migliori profili della rosa, senza contare che Mire in bianconero rappresenterebbe un’umiliazione, un deja vu che fa male al cuore. Il passaggio di alcuni campioni della Roma al club di Corso Ferraris (Capello, Emerson e Zebina i casi più eclatanti) è una ferita mai riemarginata nell’animo della tifoseria giallorossa, che accetterebbe (seppur a malincuore) di veder partire il bosniaco alla volta di Barcellona o di Londra, ma certamente non sopporterebbe l’idea di rinforzare una diretta concorrente con un proprio beniamino.

I

n realtà, a fronte del versamento della clausola, la società giallorossa non potrebbe fare nulla per trattenere all’ombra del Colosseo il calciatore, che è praticamente padrone del proprio destino (Pjanic intascherebbe addirittura il 20% dell’intero importo). Se ne va, così, anche l’unico giocatore “superstite” della prima campagna acquisti made in USA.

Claudia Demenica


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