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BRESCIA – Arrestati un minore e un complice maggiorenne

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Arrestati un minore e un complice maggiorenne dai Carabinieri di Piazza Tebaldo Brusato, Brescia.

BRESCIA – Arrestati un minore e un complice maggiorenne

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Carabinieri del Comando Provinciale di Brescia di piazza Tebaldo Brusato nelle prime ore di questa mattina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal G.I.P. presso il Tribunale per i minorenni di Brescia su richiesta della locale Procura per i minorenni – nei confronti di un minorenne, ritenuto responsabile – in concorso con un complice maggiorenne – dei reati di rapina aggravata e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

CARABINIERI BRESCIA,CONTROLLO DEL TERRITORIOIn particolare le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e della Procura della Repubblica per i minorenni di Brescia, sono state condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Brescia Piazza Tebaldo Brusato ed hanno fatto luce su un episodio che avrebbe visto protagonista il minore oggi arrestato che – in concorso con altro soggetto maggiorenne – avrebbe sottratto ad un coetaneo il berretto che indossava, per poi minacciarlo, colpirlo con un pugno al volto e puntargli un coltello alla gola quando lo stesso avrebbe tentato di recuperare il maltolto.

I fatti sono accaduti a bordo di un autobus cittadino, in orario serale, pochi istanti prima  che lo stesso effettuasse una fermata nei pressi di un’area di aggregazione giovanile.

I Carabinieri, partendo dalla denuncia presentata dalla vittima presso il Comando Stazione di Piazza Tebaldo Brusato, sono riusciti a ricostruire la dinamica degli eventi e ad attribuire a vario titolo le presunte responsabilità penali per l’accaduto grazie ad un’attenta analisi delle immagini di video-sorveglianza presenti sul bus, all’escussione di diversi testimoni ed ai conseguenti riconoscimenti fotografici effettuati.

Già alla fine dello scorso mese di luglio il maggiorenne presunto autore in concorso della rapina era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario, che ne aveva disposto la custodia cautelare in carcere, essendo peraltro lo stesso già sottoposto agli arresti domiciliari.

L’odierno arrestato, invece, è stato raggiunto presso il proprio domicilio dalla notifica del provvedimento cautelare che ne ha disposto il collocamento in comunità.

Elena Cecoro


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