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Castellammare di Stabia

16 persone appartenenti ad un clan nigeriano arrestati per traffico di droga

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I Carabinieri Comando Compagnia Nucleo Radiomobile Caltanissetta, hanno arrestato 16 persone facenti parte di un’organizzazione criminale nigeriana che gestiva un vasto traffico di stupefacenti. L’operazione è stata coordinata dalla DDA della locale Procura.

Il clan, denominato “Ika Rima”, con base nel centro storico, sarebbe un’articolazione della nota organizzazione criminale nigeriana cultista denominata “Eiye“, presente in Italia ed in Europa, dedita principalmente al traffico degli stupefacenti ed al controllo della prostituzione.

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i siamo occupati in due precedenti articoli di analoghi casi in Sicilia “30 mar 2019 Mafia nigeriana, arrestati 10 latitanti che erano al Cara di Mineo … Arrestati dalla Polizia in Francia e Germania dieci nigeriani, latitanti in Italia e considerati appartenenti ad alla mafia nigeriana” e “4 Febbraio 2021 Duro colpo a una delle più agguerrite compagini della mafia nigeriana … La Polizia di Stato di Palermo ha inflitto un duro colpo con 11 arresti per associazione mafiosa, lesioni, sfruttamento della prostituzione e spaccio …”,

LE INDAGINI

L’inchiesta risale alla fine del 2019, quando i Carabinieri notarono la presenza a Caltanissetta di una consistente comunità di cittadini nigeriani nei luoghi della movida.

Dopo oltre un anno di intensa e difficoltosa attività di indagine, svolta esclusivamente con metodi tradizionali, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e video, la DDA della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta e i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno ricostruito il meccanismo con il quale venivano convogliate in città ingenti quantità di cocaina e hashish da immettere nel mercato nisseno.

In particolare corrieri nigeriani, servendosi di pullman e treni, trasportavano le sostanze stupefacenti e in alcuni casi, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza soggetti che portavano ovuli pieni di droga, occultati all’interno del proprio corpo.

Gli arrestati sono 16, 14 di nazionalità nigeriana, della città di Agbor, nel sud del Paese, più due italiani, accusati a vario titolo di appartenere a all’associazione denominata “Ika Rima”.

Nel corso delle investigazioni è stata accertata la presenza di un numeroso gruppo di cittadini nigeriani che era solito riunirsi tutte le domeniche nelle abitazioni dei vari appartenenti al gruppo, apparentemente per degli incontri di comunità, ma come si è in seguito accertato, per partecipare alle riunioni di uno strutturato gruppo criminale con ben definite regole per l’adesione dei partecipanti, presieduti da un capo chiamato “chairman”, e finalizzati a concordare le strategie di approvvigionamento e successiva distribuzione delle sostanze stupefacenti in citta’.

Scoperto e sequestrato un libro mastro, di colore verde, tradizionalmente distintivo della confraternita Eiye, contenente sia la codificazione delle regole del gruppo, tra cui le varie fasi dei rituali da seguire per la celebrazione delle riunioni – che comprendevano per esempio l’inneggiamento rituale del nome del gruppo “Ika Rima”, sia l’organigramma dell’associazione, con l’indicazione dei pagamenti delle singole quote associative versate dai singoli associati, e le date di partecipazione alle singole riunioni.

I corrieri venivano reclutati all’interno della comunità nigeriana ed erano quasi sempre molto giovani, alcuni incensurati. Trasportavano, a rischio della propria vita, ovuli di cocaina ed eroina, del peso complessivo di 100 grammi, confezionati sottovuoto in strati di cellophane, occultati nell’intestino prima della partenza, allo scopo di eludere i controlli delle Forze dell’ordine.

Ogni corriere riceveva un compenso commisurato al carico trasportato. Veniva accertato il collegamento con gli ambienti della mafia nigeriana che, in Italia, ha già diverse ramificazioni a Torino, Roma, Palermo e Catania. Le indagini hanno permesso di verificare che Caltanissetta era l’approdo di carichi di droga in arrivo da Napoli, Palermo e Catania.

IL SEQUESTRO

Durante l’inchiesta denominata “Ikarima” svoltasi dall’ottobre 2019 al dicembre 2020, sono state arrestate in flagranza di reato 37 persone, sequestrati 23 chili di marijuana, 11 di hashish, un chilo di cocaina, 200 grammi di eroina e 526 piante di marijuana, contanti per un totale di 12 mila euro. Lo stupefacente sequestrato, immesso sul mercato clandestino, avrebbe fruttato circa un milione di euro di profitto. Le comunicazioni con gli acquirenti avvenivano quasi esclusivamente con messaggi sui telefonini.

LE ORIGINI DELLA CONFRATERNITA

La confraternita The Supreme Eye confraternity nasce nell’università di Ibadan, nello stato di Oyo (Nigeria), in seguito ad una scissione interna alla Black Axe, assumendo la denominazione attuale, ma è conosciuta anche come National Association of Air Lords. Fondata con l’intento di promuovere lo sviluppo e la cultura africana in contrapposizione alla politica colonialista, come le altre confraternite abbandonò presto i campus universitari e gli iniziali scopi a sfondo sociale per trasformarsi, sin dagli anni 70/80, in una organizzazione segreta e criminale. Con i flussi migratori iniziarono a stabilirsi all’estero e a fare proselitismo, replicando i riti e strutture gerarchiche.

Adduso Sebastiano

Arrestati dai CC di Caltanissetta 16 persone, 14 di nazionalità nigeriana e 2 italiani

(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)


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