Avellino – Juve Stabia (2-2): Il podio e il contropodio gialloblè

Al termine di Avellino - Juve Stabia analizziamo chi è stato, tra le Vespe, il migliore e chi il peggiore

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Per la nostra rubrica il Podio e il Contropodio vi parliamo del pareggio della Juve Stabia con l’Avellino, con le Vespe che chiudono la gara sul 2-2.

L’analisi espressa nel nostro podio e contropodio su Avellino – Juve Stabia evidenzia alcuni elementi ancora un pò stanchi e deconcentrati che inseriamo sul contropodio.

La Juve Stabia riprende in extremis l’Avellino centrando un pareggio importante che tiene a distanza gli irpini e restituisce morale al gruppo dopo la beffa subita col Monterosi Tuscia. Decisivo uno straordinario Mignanelli.

PODIO di Avellino – Juve Stabia (2-2)

Medaglia d’oro

A Daniele Mignanelli, ovviamente, il cecchino della Juve Stabia. Gara perfetta per il capitano, ex di turno, che conferma ed anzi ratifica la legge del gol dell’ex andando a segno due volte. Spettacolare la sassata con cui bacia la traversa e poi insacca in rete il pallone del primo pareggio; di precisione chirurgica invece il mancino con cui il 19 nel finale rimette in pari la gara. Due gol, uno più bello dell’altro, che si aggiungono alla solita prestazione fatta di quantità e qualità per il terzino sinistro probabilmente più forte della categoria. Firmato il derby, si spera che quanto prima possa arrivare anche la firma sul fondamentale rinnovo di contratto.

Medaglia d’argento

Federico Romeo, al rientro della squalifica subito incisivo. Che sia schierato da mezz’ala o esterno offensivo, il 7 gialloblu è sempre determinante per le sorti della Juve Stabia; con i suoi strappi continui è infatti capace di trainare in avanti la squadra, infastidendo costantemente il gioco degli avversari. Va vicino al 2-2 con una rasoiata che sfiora il palo e non smette un attimo di puntare con decisione alla porta avellinese.

Medaglia di bronzo

Ad Andrea Adorante, che dà peso e sostanza all’attacco stabiese. In una giornata non facile per Piscopo e Candellone, il neo arrivato entra e catalizza i tanti palloni che nel finale la Juve Stabia getta in avanti. Conquista falli e fa gioco di sponda per i compagni. Certamente l’integrazione negli schemi è ancora da affinare ma ci sono tutti i presupposti per diventare un elemento di spicco bella seconda parte di stagione.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro

A Giuseppe Leone, che in via eccezionale incappa in una serata non brillante. L’amministrazione rimediata dopo pochi minuti condiziona, forse, la gara del 55, che poi causa il rigore per la squadra di Pazienza nel tentativo di arginarne l’azione avvolgente. Le sue geometrie non sortiscono i consueti effetti speciali. Lo stop forzato contro il Giugliano potrà farlo tornare nella sua versione migliore.

Medaglia d’argento

Marco Bellich, che soffre la vivacità di Patierno. Il finale concitato occorso col Montetosi ha evidentemente lasciato qualche scoria che nella prima parte della gara si sente tra i gialloblu. Ne fa le spese il granitico ex Vicenza, sorprendo da un rimbalzo imprevisto nell’azione che porta al rigore del primo vantaggio dell’Avellino. Nella ripresa arriva per lui un giallo evitabile.

Medaglia di bronzo

A Matteo Baldi, a cui Sgarbi scappa spesso con mestiere. Partita non facile per il giovane terzino destro, che trova dalla sua parte un cliente decisamente scomodo. A volte in affanno, Baldi ricorre in alcuni casi al fallo per fermare l’iniziativa degli avversari. Gara che sicuramente lo farà crescere in termini di esperienza.

Juve Stabia TV


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