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Femminicidio a Brescia, ritrovato il corpo di Vovkotrub Viktoriia VIDEO

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Femminicidio, i CC ritrovano il cadavere della badante ucraina

L

e indagini sulla scomparsa di Vovkotrub Viktoriia, la badante ucraina 42enne di cui si erano perse le tracce il 4 novembre scorso, hanno portato nel pomeriggio odierno ad un prevedibile quanto triste epilogo. Si tratta di femminicidio: il cadavere della donna è stato infatti rinvenuto dai Carabinieri della Compagnia di Brescia seppellito nel giardino di una ex bocciofila nel quartiere primo maggio. Il luogo di occultamento del cadavere si trova a pochi passi dall’abitazione del suo ex compagno Berisa Kadrus, 60enne serbo, fermato dai militari dell’Arma il 10 novembre scorso proprio nel momento in cui tentava di disfarsi di un tappeto impregnato del sangue della vittima. Le ulteriori e serrate indagini, sempre svolte con il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia nella persona del Sostituto Procuratore Donato Greco, avevano consentito, già nei giorni successivi al fermo, di raccogliere ulteriori ed importanti elementi, tutti concordanti e gravemente indizianti nei confronti del serbo. Il sopralluogo della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale dei Carabinieri presso la sua abitazione, infatti, aveva consentito già ieri di individuare la scena del crimine nel soggiorno della stessa, dove grazie all’utilizzo del luminol erano state rilevate alcune tracce di sangue, compatibili con una dinamica di tipo violento. La successiva comparazione del DNA del sangue non ha lasciato dubbi: si trattava dello stesso rinvenuto sul tappeto e, in ultimo, stamane, sui manici di una carriola all’interno di un garage nella disponibilità dell’assassino, il quale, messo alle strette, nel pomeriggio odierno, senza ulteriori ammissioni, ha inteso fornire indicazioni determinanti a completare il mosaico investigativo con il tassello mancante: il ritrovamento del cadavere.

Sotto circa un metro di terra all’interno di un giardino abbandonato da diversi anni, una ventina di militari, con l’ausilio del medico legale intervenuto sul posto ed il supporto di una squadra dei vigili del fuoco, hanno impiegato circa 2 ore per dissotterrare con la massima perizia e delicatezza il corpo, per preservare il più possibile tracce ed elementi utili al prosieguo delle investigazioni.

Redazione Lombardia / Cristina Adriana Botis

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