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Verso Juve Stabia-Catanzaro. Giummo (Radio Catanzaro): “Giallorossi completamente diversi rispetto all’andata. Mi aspetto una gara aperta”

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Nel corso della prima puntata del 2018 de “Il Pungiglione Stabiese”, rubrica video settimanale di ViViCentro che approfondisce le vicende della Juve Stabia, è intervenuto Vittorio Giummo, giornalista di Radio Catanzaro Sud, che ci ha presentato il prossimo avversario delle Vespe.

Questa l’analisi di Giummo:

Il Catanzaro si ripresenta dopo la sosta natalizia con qualche elemento in più rispetto all’ultima gara casalinga, persa contro la Reggina per 1 a 0, soprattutto perché recupererà tanti infortunati, come il difensore Gamberetti, o nella zona offensiva di campo, Infantino e Letizia; inoltre ci sarà qualche elemento nuovo come l’esterno Sepe, che il Catanzaro ha prelevato dall’Akragas. A lui dovrebbe aggiungersi il terzino sinistro De Giorgi, il cui arrivo dall’Andria dovrebbe essere ormai cosa fatta. La squadra giallorossa, contro la Juve Stabia, sarà quindi tutta nuova, per condizione ed elementi, rispetto a quella vista in precedenza.

Quella in corso per il Catanzaro è comunque una stagione di transizione, avendo la società cambiato gestione lo scorso luglio ed essendo acquistata da Floriano Noto, imprenditore importante in Calabria. Il Catanzaro ha poi risolto anche le questioni “disciplinari”, con il rischio della retrocessione diretta in Serie D. Questa situazione è stata una spada di Damocle per la società, che non ha potuto programmare con la adeguata serenità il futuro; fortunatamente lo scorso dicembre questa nube si è dissolta, con il Tribunale Federale che ha scagionato sia il Catanzaro che l’Avellino per la presunta combine del 2013. L’accusa della Procura, non supportata da prove concrete, era molto fragile ed è venuta meno. L’obiettivo della nuova proprietà è ora traghettare senza affanni la squadra alla salvezza, anche in virtù di una prima parte di stagione appunto condizionata da tanti problemi, per poi puntare dal prossimo campionato a risultati decisamente più importanti.

Identificare il Catanzaro con una qualità in particolare non è facile. Ad inizio stagione la squadra è partita sotto la gestione di Erra, che aveva improntato il proprio progetto tecnico sul 4-3-3. I risultati purtroppo sono mancati e la conseguenza è stata l’esonero del tecnico. E’ arrivato al suo posto Dionigi, che fa del 3-5-2 il suo modulo di riferimento, messo in pratica con una squadra non costruita da lui e per lui. Ad oggi poi ci sono alcune uscite già concretizzate o da concretizzarsi, come quelle di Marchetti, Icardi ed Anastasi, che hanno portato il Catanzaro a non avere un vero e proprio identikit. La squadra può contare comunque su elementi importanti come Infantino e Letizia, attaccanti in grado di sposarsi bene, uno grazie alla sua forza fisica e l’altro con le sue doti tecniche, e di fare male agli avversari.

Il cambio di allenatore, con il passaggio da Erra a Dionigi, non ha dato una svolta totale, tant’è che anche con Dionigi i risultati sono altalenanti. Il principale cambiamento si è verificato sotto l’aspetto motivazionale: Erra forse non è riuscito a trasmettere la grinta necessaria al Catanzaro, che invece, da quando c’è Dionigi, mostra molta più determinazione e voglia di correre fino al 90esimo. Al di là di questi aspetti, a fare la differenza è sempre il tasso tecnico dell’organico, per cui il cambio di guida tecnica non può fare molto. Penso comunque che i calabresi dovrebbero giungere alla salvezza senza troppi affanni, per poi appunto puntare a pensare in grande dalla prossima stagione.

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