Un vasto traffico di stupefacenti tra l’Albania, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Calabria e Messina è stato scoperto dalla Guardia di Finanza (video).
I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 italiani ed 2 albanesi, emessa dal Gip Maria Militello. La Guardia di Finanza ha così sgominato una organizzazione criminale che gestiva un vasto traffico di stupefacenti tra l’Albania, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Calabria e Messina.
L’operazione “Sfizio” è stata avviata controllando i movimenti dei membri di una famiglia messinese radicata nel quartiere Contesse. Le successive attività investigative, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, hanno permesso al Nucleo Mobile del Gruppo di Messina di individuare una pluralità di viaggi illeciti finalizzati all’acquisto dei carichi di droga, di chiarire il modus operandi dei trafficanti e di individuare una consorteria criminale capeggiata dai membri di una famiglia messinese (padre, M.A., e due figli, M.M.A. e M.F.).
Il gruppo criminale pianificava l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti con i fornitori abruzzesi ed albanesi, grazie all’ausilio di “fedeli” corrieri, che trasportavano i carichi di droga nel Capoluogo Peloritano. La droga, una volta giunta a Messina, veniva consegnata a pusher locali che avevano il compito di curarne la cessione ai consumatori.
Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze, i finanzieri del Gruppo di Messina hanno effettuato numerose perquisizioni in tutta Italia. Durante le indagini, sono stati eseguiti, a riscontro delle tesi investigative, sequestri di alcuni carichi di sostanze stupefacente del tipo marijuana di circa 55 chili ciascuno, e sono stati tratti in arresto due corrieri (R.G. e B.M.), colti alla guida degli autoveicoli che trasportavano la droga.
I reati contestati sono quelli previsti e puniti dagli artt. 73 (traffico di stupefacenti) e 74 (associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti) del D.P.R. 309/90.
A
dduso Sebastiano
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