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Sicilia, una regione “rossa” ma con misure più restrittive

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L’odierna ordinanza del Presidente della Regione Sicilia prevede alcuni divieti più restrittivi rispetto al Dpcm del 14 gennaio. Altro.

 La Sicilia sarà “zona rossa” dalla mezzanotte tra sabato e domenica (17 gennaio), per due settimane (fino a domenica 31 gennaio). Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che recepisce i contenuti dell’ultimo Dpcm e in linea con quanto deciso dal governo nazionale per l’Isola.

Alle regole previste dalla normativa nazionale per la “zona rossa”, nell’ordinanza del Presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive: non sarà consentito fare visita ad amici e parenti.

Per quanto riguarda le lezioni scolastiche, saranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia (asili nido), la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado, come prevede il Dpcm, mentre per le altre classi si continuerà con la didattica a distanza.

span style="font-size: 14pt;">Mobilità

Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio Comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria. Diversamente da quanto previsto dal Dpcm, sono vietati anche gli spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone per fare visita ad amici e parenti. Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido).

Attività didattiche

In linea col Dpcm, svolgeranno attività didattica in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Tutte le altre classi scolastiche e le Università continueranno con la didattica a distanza. Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori e per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Esercizi commerciali

Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperti lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

Ristorazione

Sospese le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché, fino alle 22, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei locali.

Intanto è sempre alto il numero dei contagi in Sicilia. I dati di oggi 15 gennaio 2021 registrano un incremento di 11 ricoveri per Coronavirus negli ospedali siciliani rispetto a ieri. In terapia intensiva sono in cura 210 persone (cinque in più rispetto a ieri). Il dato dei guariti è pari a 1726 persone. Trentanove (39) i decessi. I nuovi soggetti positivi rilevati sono 1945. I tamponi molecolari processati sono stati 10527. I tamponi rapidi sono stati 13478.

Questo il report dei contagi nelle province: 38 Agrigento, 87 Caltanissetta, 456 Catania, 1 Enna, 327 Messina, 510 Palermo, 29 Ragusa, 185 Siracusa, 312 Trapani.

Da oggi vengono conteggiati anche i test rapidi sicché il tasso di positività è dell’8,1%.

I vaccini effettuati complessivamente sono 84337, così come riportato nell’ultimo aggiornamento sulla piattaforma digitale della campagna vaccinale nazionale.

Sono 16.146 i positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia con 273.506 tamponi (tra molecolari e antigenici), secondo i dati del Ministero della Salute. I decessi sono 477. Ieri si erano registrati 17.246 nuovi casi e 522 morti con 160.585 tamponi. Dall’inizio della pandemia, il totale delle vittime è 81.325, quello dei contagi 2.352.423. Con l’inserimento dei test antigenici nel calcolo complessivo dei tamponi – oggi per la prima volta nel nuovo bollettino del ministero della Salute – crolla l’incidenza dei positivi. Con i 156.647 tamponi molecolari e i 116.859 antigenici effettuati, il tasso di positività è del 5,9%, in netto calo rispetto al 10,7% di ieri, quando però la percentuale dei positivi era calcolata solo sui test molecolari, che erano stati 160.585. Se si calcolasse l’incidenza solo sui molecolari il tasso sarebbe oggi stabile al 10.3%.

Sindaco di Messina denuncia Razza e Musumeci. “Ho dato mandato ai miei legali di denunciare l’assessore Ruggero Razza e il Presidente Nello Musumeci per la diffusione di pandemia colposa a Messina, perché con i loro comportamenti omissivi, e con l’obiettivo di salvaguardare il manager dell’Asp di Messina, hanno causato un aumento esponenziale dei positivi in città. In queste settimane da ottobre a gennaio non hanno tra l’altro aumentato i posti letto in terapia intensiva per il Covid a Messina e provincia”. Lo afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca, in una sua diretta Facebook “Non funzionando – aggiunge – difatti il servizio dell’Asp per la raccolta dei rifiuti Covid, molti li hanno buttati nella spazzatura comune contribuendo all’aumento della pandemia”.

Sindaco di Caltanissetta: “In zona rossa per colpa di Musumeci”. “Il Governatore Musumeci con la richiesta della zona rossa per la Sicilia punisce anche quelle città virtuose come Caltanissetta dove i dati del contagio sono contenuti”. Lo ha detto il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino. “Il numero dei positivi nella nostra città è di 155 – continua – e la situazione è stazionaria. Nella giornata di ieri l’incremento dei positivi è stato di 4 unità, quando altrove è molto più alto. Diciamo che il nostro è un contagio ‘normale’ e una situazione stabile. Solo Bolzano e la Lombardia hanno un indice Rt da zona rossa, altre 13 regioni tra cui la Sicilia hanno un Rt da zona arancione. Ma il presidente Musumeci chiede zona rossa per l’intera Sicilia e va a creare un problema gravissimo. Non è stato il dato a decidere il colore rosso ma il governatore determinando un inasprimento delle misure. Nella nostra città l’indice Rt è così basso che potremmo stare tranquillamente in zona gialla, perché di fatto i nisseni si sono comportati benissimo durante le feste, hanno rispettato le norme e i divieti. Nei giorni scorsi ho chiesto a Musumeci di non fare un discorso generalizzato perché noi non possiamo pagare per gli altri. Se la Sicilia e Caltanissetta diventano zona rossa è esclusivamente colpa del presidente della Regione. E poi – conclude Gambino – caro Musumeci un po’ di coerenza: ha chiesto la zona rossa, mi vuole dire perché sta facendo uno screening velocissimo per la popolazione scolastica per riaprire le scuole il 18? Delle due l’una: o chiede la zona rossa o apre le scuole”.

A Palermo studio effetti collaterali con volontari. Un sondaggio – ‘survey’ – a titolo volontario per approfondire gli effetti collaterali potenzialmente ascrivibili alla somministrazione del vaccino contro la Covid-19. Lo studio ha come ‘principal investigator’ il professore Antonio Cascio, direttore dell’unità di malattie infettive e tropicali del policlinico universitario ‘Paolo Giaccone’ a Palermo. Tutti i dati che gli operatori inseriranno saranno trattati in anonimato e nel rispetto della privacy. Lo scopo è valutare la prevalenza di reazioni avverse al vaccino tramite un sistema basato su un questionario distribuito tramite internet, Facebook, Linkedin, Instagram, WhatsApp, Telegram, altri social e così via, che le persone interessate a cui è stato somministrato il vaccino potranno compilare volontariamente tramite il proprio smartphone o tramite il proprio pc.

Adduso Sebastiano

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