L’intervista di Arrigo Sacchi alla Gazzetta dello Sport
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ueste le dichiarazioni di Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e della Nazionale, che ha rilasciato al quotidiano sportivo Gazzetta dello Sport.
La sua favorita per il titolo?
“Nessun dubbio: la Juventus. E’ superiore per esperienza, per storia e per capacità di gestione del club. Ha vinto sei scudetti consecutivi, qualcosa vorrà dire. E non dimentichiamo che, un anno fa, proprio i bianconeri hanno acquistato il giocatore più forte del Napoli: Higuain. Cioè ha tolto ai rivali il migliore e lo ha inserito nel proprio gruppo: non è poco“.
Il Napoli, però, continua a stupire e molti lo pronosticano vincitore.
“La squadra di Sarri è cresciuta tantissimo. Pensate che due anni fa Jorginho era una mezza riserva, come pure Insigne e Mertens non partiva sempre titolare. Guardate che cosa fanno adesso! Il progetto è chiaro: Sarri, attraverso il gioco, cerca di migliorare i giocatori“.
Allegri e Sarri?
“Max è bravissimo, un maestro di tattica che punta tantissimo sul singolo, o sui singoli. E’ eccezionale nel gestire situazioni delicate. Sarri, invece, è diverso. Ricerca la perfezione attraverso i movimenti, l’aggressione degli spazi, le sovrapposizioni. Il Napoli è condannato a giocare sempre ad alto livello e ad alto ritmo: non può gestire, non può chiudersi, non può rifiatare. Sempre al massimo, insomma”.
Un calcio ossessivo, dunque.
“Allora mi sbilancio. Il Napoli, nella seconda parte della scorsa stagione, per il dominio esercitato durante le partite, mi ha ricordato il Milan che allenavo io. Proprio così, con la differenza che io avevo a disposizione giocatori più forti di quelli che ha Sarri, quindi Maurizio è davvero un valore aggiunto”.
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