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Roma, conferenza stampa Spalletti: “Strootman e Paredes più forti di Pjanic, questa la formazione più forte da quando alleno”

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Tra circa 26 ore ricomincia il campionato e sarà Roma-Udinese. Dopo il prezioso pareggio esterno contro il Porto, i giallorossi scenderanno di nuovo in campo domani alle ore 18 per il primo impegno di Serie A contro la squadra di Iachini. I friulani non hanno avuto un inizio di stagione positivo, con l’eliminazione dalla Coppa Italia per “colpa” degli “aquilotti” dello Spezia. La concentrazione degli uomini di Spalletti, tuttavia, dovrà essere massima perché sarebbe importantissimo mettere in cascina tre punti già dalla prima partita. Alle 15, il tecnico di Certaldo ha incontrato i cronisti nella sala stampa del Fulvio Bernardini per rispondere alle consuete domande della vigilia. Queste le sue parole:

Ho fatto tardi, scusate il ritardo. Buonasera a tutti. Dico gli indisponibili così non corriamo il pericolo di sprecare una domanda. Torosidis fermo per la coscia destra, Florenzi fermo per il polpaccio destro, Rudiger   e Mario Rui continuano il percorso di riabilitazione, Seck torna oggi ad allenarsi, non ce ne sono altri”.

In vista della sfida con l’Udinese quanto pesa la sfida con il Porto?
“Non penso sia un peso, siamo usciti abbastanza bene da questa sfida. Qualche dubbio c’era anche in noi per quello che avevamo fatto prima e per il livello di partite che eravamo andati ad affrontare invece poi il comportamento è stato corretto. È il risultato che conta quindi se ne subisce una spinta in positivo sulla nostra forza”.

Quali le difficoltà di questa partita?
“Loro sono bravi, hanno una società che chiarisce bene a tutti subito quali sono le loro intenzioni. Prendono dei baby fenomeni, moltissimi e in tanti ruoli, li fanno giocare. È tutta gente che ha forza fisica, velocità e corsa perciò sarà una partita dura, ci sarà da lottare. Di Natale ha smesso e senza di lui perdono sicuramente qualcosa. Iachini lo conosco bene e so cosa sa trasferire alla squadra quindi non ci facciamo ingannare dall’ultimo risultato contro lo Spezia. Ho parlato con alcuni dello Spezia e mi hanno detto che è stata una partita in cui a loro è andato tutto bene e all’Udinese tutto male”.

Manca un giocatore che dia imprevedibilità. Lo ha in rosa o va cercato sul mercato?
Abbiamo Strootman al posto di Pjanic e Strootman è più forte di Pjanic, abbiamo Paredes al posto di Pjanic e Paredes è più forte di Pjanic, quelli forti ci avanzano. Sotto l’aspetto della qualità abbiamo anche Gerson che deve però calarsi nel nostro tipo di calcio. Con  l’arrivo di Perse c’è la possibilità di far giocare Florenzi davanti o a centrocampo. Si può migliorare tutto e allora si potrebbe pensare ad un altro giocatore a centrocampo ma pensiamo di essere a posto così”.

Lei andrebbe allo stadio parcheggiando a 2 km di distanza? Vuole fare l’ennesimo appello al pubblico?
Se si riuscirà a riempire lo stadio non credo che tutti possano partecipare al parcheggio interno. Due passi sotto il clima di Roma lo consigliano tutti i dottori. Le cose belle della vita bisogna gustarsele subito, viviamo tutto quello che è spettacolo e che è coinvolgente, la Roma è così, the Roma way”.

Ci sarà bisogno di turnover per queste quattro gare in 15 giorni?
“Proprio perché ci sono 4 partite così ravvicinate ci sarà una bella fatica a livello fisico e psicologico perciò cambieremo qualcosa dietro in mezzo e davanti. Non ho una formazione forte ma un gruppo di giocatori forti, li voglio aiutare e non faccio la formazione per accontentare nessuno. Quelli che vengono con il musino perché non hanno giocato non giocano neanche la prossima. Se vengono con delle buone intenzioni noi li teniamo tutti in considerazione. Abbiamo fatto una rosa non per tenere un giocatore lì ma per poterli utilizzare tutti”.

Sul portiere hai fatto una scelta definitiva o valuterai nel corso della stagione?
Ho scelto Alisson perché Szczesny si è allenato poco. Szczesny è uno di quelli che ha meritato di giocare una partita come questa nel campionato precedente. Lo aveva meritato anche El Shaarawy ma poi vado a fare le scelte in base a quello che ritengo più forte al momento senza farmi influenzare dal sentimento. Noi non abbiamo la responsabilità dei mancati introiti della Roma, ma dobbiamo dare loro il merito di aver creato l’opportunità di avere questi introiti per quanto riguarda il periodo in cui ci sono stato, uno di questi è Szczesny e per questo viene preso in considerazione in qualsiasi partita.. Dipende da loro e i discorsi che si facevano 10 anni fa sono diversi da quelli che si fanno adesso, prima si facevano 8 km in una gara, ora se ne fanno 11 o 12, si va più forte. Ma il portiere non deve essere uno così sta comodo a casa. Sono un allenatore e cerco di sbagliare il meno possibile scegliendo in base a ciò che loro mi indicano”.

Rispetto allo scorso anno in questo momento non c’è un titolare in porta?
Prima che diventasse titolare Szczesny era titolare De Sanctis, poi è subentrato il polacco. Non ero l’allenatore  ma seguivo la Roma e mi sembrava di vedere che giocasse De Sanctis, mi ricordavo questo, mi sono sbagliato.

Verona-Roma prima di campionato l’anno scorso. In porta c’era Szczesny…
“Benissimo, io faccio differente”.

Bruno Peres ci ha detto di essere stufo di veder vincere la Juventus, è veramente impossibile lottare?
“Lo abbiamo detto troppe volte, le vogliamo vincere tutte. So che ieri lo ha detto anche Peres che vuole vincere. Bene, allora serve che si incominci a pedalare, perché per vincere serve pedalare forte. Il fatto di scegliere tra quella da vincere e quella che si può perdere non va, vogliamo montare su tutto quello che passa. Ci sono anche Inter, Milan, Napoli, Fiorentina, che non sono peggio della Roma per cui noi siamo forti e sin da subito dobbiamo cominciare ad essere anche grandi”.

Con Juan Jesus a sinistra Bruno Peres può spingere?

“Li divido così: difensori, centrocampisti, attaccanti. Poi ne scelgo 4 e li faccio giocare. Bruno Peres ha sempre giocato nella linea difensiva a 4 sin dalle giovanili, si può dire che non sappia difendere ma staremo a vedere, si è allenato per due mesi con Sinisa che è uno che sa fare la fase difensiva. Poi è uno che ha spinta e può giocare a destra e a sinistra. I destri a sinistra possono giocare, sono i sinistri a destra che hanno difficoltà ma Emerson lo può fare. Jesus è uno che se messo in fascia è più forte a difendere di Peres e Mario Rui. Tra un mese e mezzo rientra Rudiger che è lì ed è uno tosto in una linea di difesa a 4. Io di questo gruppo qui mi fido moltissimo perché è una delle formazioni più forti da quando faccio l’allenatore”.

Come sta la Roma fisicamente e come ha impostato la preparazione?
Quello che si imposta è un inizio di lavoro, tu hai un periodo dove programmi le cose da fare per raggiungere un certo livello. Poi però ci sono amichevoli in cui voi traete delle conclusioni sui giocatori senza pensare al programma di allenamenti. Siccome siete una voce importante e ci fa piacere sapere le critiche, dobbiamo stare attenti a tutto quello che viene però senza stare attenti solo alle amichevoli. Per esempio, arrivi per fare velocità e c’è uno con un muscolo intossicato che rischia di farsi male quindi non la fa. A che punto è? A me sembra a buon punto perché prendo in analisi quello che ha fatto in allenamento o nell’ultima partita. Io a Mario Rui ho fatto portare i giornali fino al Portogallo, volete confrontare i giornali di giù con i vostri? Vogliamo confrontare le pagelle visto che vi piacciono tanto? Vogliamo vedere quante insufficienze hanno loro o noi? Loro hanno l’attenzione e la tensione in vista del ritorno però c’è differenza nel trattare i calciatori. C’è una sola insufficienza lì, qui invece ne leggo 5, in una partita pareggiata a Porto in cui la squadra ha fatto bene in 11 ed in difficoltà solo quando siamo rimasti in 10. Secondo me si era vinta la partita, poi ognuno è giusto che scriva quello che gli pare, il comportamento del nemico sincero è una qualità che apprezzo”.

Claudia Demenica


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