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Adnkronos) – Ucb, azienda multinazionale biofarmaceutica, nel corso del meeting annuale dell’American Academy of Dermatology, ha presentato i primi dati di efficacia e sicurezza dell’anticorpo monoclonale bimekizumab a 4 anni, nel trattamento di adulti con psoriasi a placche da moderata a grave. “Siamo orgogliosi di presentare al più importante congresso di dermatologia del mondo i dati a 4 anni di bimekizumab sulla psoriasi – afferma Emmanuel Caeymaex, Executive Vice President, Immunology Solutions e Head of U.S.di Ucb – dimostrando che la maggior parte dei pazienti adulti trattati con questo farmaco ha ottenuto una risposta clinica profonda e duratura fino a 4 anni, con un profilo di tollerabilità coerente con i precedenti studi.
Questi risultati, provenienti dal più ampio pool di dati di fase 3, seguono a poca distanza il lancio negli Stati Uniti e rafforzano la nostra convinzione che bimekizumab abbia il potenziale per migliorare la vita delle persone affette da psoriasi a placche da moderata a grave”. La psoriasi a placche da moderata a grave è una “condizione cronica con manifestazioni cutanee che possono pesare negativamente in modo significativo sulla qualità di vita del paziente – spiega Bruce Strober, professore clinico di Dermatologia presso l’Università di Yale e Central Connecticut Dermatology – L’analisi mostra che, in 4 anni di trattamento con bimekizumab, più di 6 pazienti su 10 hanno raggiunto e mantenuto la completa ‘skin clearance’, un endpoint clinicamente significativo e un ottimo risultato per i pazienti.Questi dati a lungo termine saranno accolti con grande favore dalla comunità dermatologica, poiché forniscono importanti considerazioni per la pratica clinica”. La presentazione late breaking – riporta la nota – ha condiviso i dati di bimekizumab raccolti dall’inizio del trattamento fino a 4 anni – riporta una nota di Ucb – dimostrando che sono state raggiunte rapidamente alte percentuali di risposta clinica e di qualità di vita correlata alla salute, mantenute nel lungo termine.
I risultati hanno mostrato che circa 9 pazienti su 10 trattati con bimekizumab hanno ottenuto un miglioramento superiore al 90% rispetto al basale nell’indice di gravità della psoriasi (Pasi90) e più di 7 pazienti su 10 hanno ottenuto la completa clereance (Pasi100) alla settimana 16.Risposte che hanno poi mantenuto fino al quarto anno.
L’analisi dei dati raccolti da 5 studi di fase 3/3b ha mostrato che bimekizumab ha dimostrato un profilo di sicurezza coerente con gli studi precedenti, senza nuovi dati di sicurezza identificati fino a 4 anni, in pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave. Bimekizumab è un anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato, studiato per inibire selettivamente sia l’interleuchina 17A (IL-17A) che l’interleuchina 17F (IL-17F), due citochine chiave alla base dei processi infiammatori.Negli Usa è approvato per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave negli adulti candidati alla terapia sistemica o alla fototerapia.
Le indicazioni approvate per bimekizumab nell’Unione europea sono: psoriasi a placche da moderata a grave negli adulti candidati alla terapia sistemica; artrite psoriasica attiva (da solo o in associazione a metotrexato per il trattamento della malattia negli adulti che hanno avuto una risposta inadeguata o intolleranti a uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia Dmard); spondiloartrite assiale attiva non radiografica, con segni oggettivi di infiammazione, che hanno risposto in modo inadeguato o sono intolleranti ai farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans); trattamento di adulti con spondilite anchilosante attiva, che hanno risposto in modo inadeguato o sono intolleranti alla terapia standard. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)