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Premio Federico Maggia: Giovani Progettisti Fabbricano Idee

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LANIFICIO MAURIZIO SELLA, Via Corradino Sella 10, Biella, DAL 3 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE 2019

Premio Federico Maggia: Visioni e Cambiamento. Giovani Progettisti Fabbricano Idee

I

l 3 Ottobre 2019, alle ore 16:00, nella splendida cornice del Lanificio Maurizio Sella verrà inaugurata la mostra “Visioni e  cambiamento. Giovani progettisti fabbricano idee”. In esposizione le installazioni allestite dai 10 gruppi di finalisti under 30  selezionati per la seconda fase della terza edizione nazionale del Premio biennale dedicato alla memoria dell’ingegnere architetto  biellese Federico Maggia. L’esposizione proseguirà fino al 4 novembre 2019.

EDIZIONE 2019
L’edizione 2019 del concorso intende sottolineare e promuovere l’unione tra il Premio e il territorio biellese. Difatti quest’anno è stato introdotto un sistema partecipativo che ha coinvolto alcune realtà del territorio nella scelta degli ambiti di intervento. Il percorso, avviato nel 2013 con “Industrie dismesse. Giovani progettisti fabbricano idee”, che aveva il focus progettuale sul Lanificio Maurizio Sella, si era allargato al contesto paesaggistico, urbano e culturale nel 2015 con “Paesaggi industriali. Giovani progettisti fabbricano idee” fino ad estendersi capillarmente ai confini provinciali con questa edizione. Per dare coerenza al processo e favorire un virtuoso e  più stretto collegamento tra il Premio e il territorio, è stato introdotto il più esteso e partecipato format del 2019.

AREE D’INTERESSE
Le sei aree individuate e selezionate a maggio 2019 tramite avviso pubblico sono:

– Lanificio Ubertino Silvio (Via Quintino Sella 4, Lessona);
– Ex Filatura Simon (Via Santuario d’Oropa 162, Biella);
– Ex Lanificio Pria (Via Ogliaro 5, Biella);
– Complesso industriale Yukon (Strada Trossi 18, Verrone);
– Lanificio Al Bivio (Vegliomosso);
– Villaggio Operaio Poma (Miagliano).

I FINALISTI
I gruppi di progettisti under 30 in mostra sono:

– Bazzoni Gloria, Di Teodoro Marco, D’Ottavi Sara, Mazzamurro Matteo;
– Vacuum (Comi Serena, Baldi Gino);
– Studio SuperSpatial (Gullo Matteo, Govi Andrea, La Marca Antonio);
– Marini Michele, Delgrosso Daniele, Livetti Claudio;
– Mellini Matilde, Amodio Marino;
– Atelier Remoto (Monacelli Lara, Merz Valentina);
– Nicli Enrico, Longo Andrea, Silenzi Anna;
– Studio Biro+ (Paterno Giuseppina, Bifone Luca, Martielli Daniela, Suaria Francesca);
– Quadrato Vito, De Venuto Tiziano, Miccoli Andrea, Tupputi Giuseppe.

IL PREMIO
I lavori sono valutati da una giuria d’eccellenza che assegnerà il Premio Maggia 2019, del valore di 10.000 euro, e due menzioni.
Il premio è bandito dalla Fondazione Sella Onlus, con l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori e l’Ordine degli Ingegneri di Biella.

LA GIURIA
La prestigiosa giuria è presieduta dall’architetto Mario Botta ed è composta da:

– Nino Cerruti, stilista e presidente di Lanificio Cerruti;
– Yves Nacher, direttore del forum d’Urbanisme et d’Architecture di Nizza;
– Gianni Massa, vice presidente vicario del Consiglio Nazionale Ingegneri;
– Marina Salamon, imprenditrice;
– Marco Trisciuoglio, docente di Progettazione del Paesaggio al Politecnico di Torino.

LA FONDAZIONE SELLA ONLUS
La Fondazione Sella Onlus conserva e rende disponibile ai ricercatori un importante patrimonio documentario e iconografico che testimonia la storia della cultura, della società e dell’attività imprenditoriale locale e nazionale. Con sede nel lanificio Maurizio Sella, la Fondazione valorizza il contenuto dei suoi archivi anche attraverso mostre, pubblicazioni e convegni.

IL LANIFICIO MAURIZIO SELLA
Affacciato sul torrente Cervo, il Lanificio, splendido esempio di archeologia industriale che permette l’accurata ricostruzione dei  passaggi dall’artigianato all’industria, è oggi di proprietà del Gruppo Banca Sella. Vincolato dal 1988, il complesso architettonico si compone in epoche diverse: le notizie su un primo mulino risalgono alla fine del Duecento, la presenza di una cartiera e di una ferriera vi risulta da metà Cinquecento e alla fine del Seicento viene eretto un albergo di virtù con annesso filatoio di seta e di lana. Tra il 1838 e il 1845 tutti gli stabili e i salti d’acqua del torrente vengono acquistati da Maurizio Sella per impiantarvi la sua azienda tessile. L’azienda conoscerà una notevole fioritura e rimarrà attiva fino alla metà del Novecento.
Attualmente parte del complesso è in uso come sede della Fondazione Sella Onlus, altre porzioni sono occupate dal Centro  elaborazione dati e dall’Università aziendale del Gruppo Banca Sella. Le parti restanti saranno gradualmente oggetto di restauro e di riutilizzo.

FEDERICO MAGGIA
Federico Maggia (1901-2003), ingegnere e architetto biellese, ha conferito alla Fondazione Sella Onlus l’intero archivio della sua opera e delle tre precedenti generazioni di progettisti Maggia. Le ha altresì affidato la gestione del Premio a lui intitolato, che per sua esplicita volontà deve dare un aiuto tangibile ai giovani che si apprestano a entrare nel mondo della professione. Poco incline alla decorazione e all’esubero di materiali, Federico Maggia è stato architetto prolifico, dotato di profonda conoscenza dei materiali, sensibilità per le proporzioni spaziali e originalità nello sviluppo dei dettagli.

CREDITI
Comitato dei promotori Promosso da Angelica Sella (Presidente Fondazione Sella), Gelsomina Passadore (Presidente Ordine degli Architetti P.P.C. di Biella, Marco Francescon (Presidente Ordine degli Ingegneri di Biella)

Comitato di gestione – Gian Luca Bazzan (presidente), Antonello Bodo, Alessandra Pivato, Manuel Ramello, Andrea Zorio

Comitato di selezione – Manuel Ramello (presidente),  Alberto Cecca, Alberto D’Elia, Stefano D’Elia, Generoso De Rienzo, Andrea Zorio

Giuria- Mario Botta (presidente), Nino Cerruti, Gianni Massa, Yves Nacher, Marina Salamon, Marco Trisciuoglio

Curatore mostra e catalogo – Gian Luca Bazzan

Identità visiva – Tassinari/Vetta

Realizzazione grafica – Flavio Gaida

Allestimento Sponsor tecnici – ABACO | Collaborative Design Studio

Segreteria organizzativa – Sara Gentile, Chiara Meneghello

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