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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblu di Cremonese – Juve Stabia 1 – 1

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Punto pesante raccolto a Cremona dalla Juve Stabia, che pareggia contro i padroni di casa. Griffano il match gli attaccanti: Forte per i gialloblu e Ceravolo per i grigiorossi. Divisa la posta in palio.

PODIO

Medaglia d’oro: a Danilo Russo, incubo di Santo Stefano per i tifosi della Cremonese. Altra gara superlativa del portiere gialloblu che interpreta alla perfezione il ruolo di Super Man stabiese, volando su tutti i tentativi con cui Ceravolo e compagni provano a mettere la freccia sulla Juve Stabia. Almeno cinque le parate decisive con cui Russo cancella i mugugni assurdi di qualche tifoso, secondo cui avrebbe potuto fare di più sul pareggio grigiorosso, e legittima ancora una volta i gradi di leader riconosciutigli da compagni ed allenatore. Tra i tanti interventi da applausi, su Ceravolo e Gustafson nella ripresa, pazzesco è il volo con cui respinge il colpo di testa ravvicinato di Migliore. Russo Man.

Medaglia d’argento: a Francesco Forte, squalo che continua a seminare il panico nei mari ops stadi italiani. Settimo morso per il 32 gialloblu, raggiunto tra l’altro in sole 13 partite giocate; numeri che valgono tanto cui si aggiunge l’enorme lavoro che l’attaccante svolge anche lontano dalla porta. Tiene palla, conquista palla, innesca duelli fisici con i propri marcatori: Forte è il classico calciatore in grado di tenere sempre col fiato sospeso la difesa ospite, anche senza toccare la palla. Da predatore, degli abissi ovviamente, la girata mancina, seguita al grande controllo, con cui dopo 90 secondi gela la Cremonese. Shark Attack.

Medaglia di bronzo: a Luigi Canotto, folletto (natalizio) imprendibile che manda in tilt la Cremonese. Prima di elencare i meriti dell’esterno stabiese, va rimarcata la grande prestazione di Fazio e di Vitiello, stoici, nonostante le condizioni fisiche non ottimali, a respingere con sostanza ed efficacia molte delle sortite dei lombardi. Cambiando zona di campo, impressionante è il modo di incidere sulle gare di Canotto che, quando cambia passo e riesce a mantenersi lucido, diventa semplicemente letale per le difese rivali. E’ lui a servire dopo un minuto l’assist (ennesimo della sua stagione) che fa felice Forte, come è ancora lui ad impegnare poco dopo Agazzi e ad innescare in area anche Germoni. Nella ripresa avrebbe l’occasione ghiotta per rendere la giornata stabiese perfetta ma ritarda leggermente la conclusione. Prova a prendermi.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: ad Alessandro Rossi, la cui partita è difficile da giudicare. La sensazione predominante, al di là di quello che potrà dire la seconda parte di stagione, porta a ritenere che l’attaccante scuola Lazio sia ancora troppo acerbo per essere incisivo, prima ancora che decisivo, in una categoria come la Serie B. La superficialità della punta trova il suo emblema nella roboante ammonizione che si fa rifilare dopo quindici secondi di gioco; episodio ingenuo a parte, la gara del 9 conta due, forse tre, palloni anonimamente giocati in 66 minuti di gioco. Non gli si chiedono i gol, ma almeno di reggere l’urto, del resto il fisico glielo consentirebbe, dei contrasti avversari.

Medaglia d’argento: ad Alfredo Bifulco, che getta l’occasione di diventare il Grinch del Natale cremonese. Entrato proprio per Rossi, l’esterno ha la chance probabilmente della gara, beneficiando del clamoroso assist involontario di Claiton che lo lancia a rete; l’11 stabiese non calcia né prova il dribbling, praticamente avanzando verso Agazzi che blocca facilmente la sfera. Non è la prima volta che dai suoi piedi nascono rimpianti: la giovane età purtroppo a volte compromette la freddezza sotto porta.

Medaglia di bronzo: a Giacomo Ricci, presente tra alti e bassi per tutti i 90 minuti. Scavalcato momentaneamente Germoni nelle gerarchie di Caserta, l’ex Carrerese ha acquistato la fiducia che gli consente di tentare giocate non scontate, come la serpentina coraggiosa che termina sul palo esterno. Note dolenti, invece, quelle che arrivano dalla fase di marcatura, in cui il 3 della Juve Stabia soffre tremendamente l’imprevedibilità di Piccolo. Da una sua palla persa banalmente nasce l’occasionissima di Gustafson sventata da Russo.

Juve Stabia TV


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