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Castellammare di Stabia

Piaga furti moto: se Roma, Milano e Napoli piangono, Stabia non ride: ma oggi sì

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econdo dati rilevabili da una statistica di LoJack per il Ministero dell’Interno, alle città di Roma, Milano e Napoli va la maglia nera dei furti di moto. Sempre secondo i dati del Ministero Honda SH, Aprila Scarabeo e Piaggio Liberty sono tra le moto che attirano i ladri come il miele fa con le mosche senza però disprezzare Yamaha T-Max, Vespa, Beverly e Ape Piaggio che arricchiscono il palmares delle appetibili.

Volendo stilare un podio ecco che, sempre secondo i dati in possesso di LoJack , il primo posto va a Roma capitale. Seguono Napoli e Milano. Al quarto posto tra le città italiane meno sicure per chi possiede uno scooter c’è Palermo, mentre chiude la top five Genova con 2538.

A livello regionale, in testa alla classifica c’è il Lazio, secondo posto per la Sicilia. Terzo posto per la Campania, seguita da Lombardia e Toscana.

In pratica in Italia spariscono 6 scooter ogni ora, ovvero più di 151 al giorno. E solo uno su tre viene recuperato.

Poco fa, Castellammare e i suoi carabinieri, hanno dato una mano ad aggiornare (confermare) una statistica alla quale abbiamo il più che fondato dubbio Stabia dia una buona mano.

Questa volta sembra che lo sia stata sia in negativo: aumento del numero di furti; che in positivo: recupero del “rubato” il ché, considerando la scarsa percentuale di ritrovi, è alquanto consolante.

Ma vediamo gli scarni dati ad ora disponibili: località lungomare, parcheggio di moto Honda (un tipo di moto che, come su indicato, occupa uno dei primi posti tra le più appetibili), sparizione della stessa.

Classica e, purtroppo, usuale e ben nota situazione.

Disperazione, allarme e denuncia i passi successivi con la netta riserva mentale di fare cose che non serviranno a nulla ed invece, questa volta, la conclusione è di quelle migliori soprattutto perché la meno attesa: moto ritrovata ed a tempo record.

La moto, infatti, è stata ritrovata nel cortile interno di uno stabile di Via Nocera (al civico 136 per la precisione) e resa al felicissimo ed incredulo proprietario.

All’esito favorevole del caso, al quale i carabinieri stanno tuttora indagando per provare ad individuare anche uno o più responsabili, di sicuro ha dato una mano la velocità nel ritrovo visto che il cortile potrebbe essere stato solo una prima tappa di occultamento in attesa di “caricare” il mezzo per il suo viaggio e destinazione finale che può essere inclusa in uno dei due motivi principali di furto:

  1. Usare il mezzo per una rapina e per divertimento personale.
  2. Trarre profitto diretto dalla vendita del mezzo e/o delle sue parti.

In chiusura, approfittiamo di questo lieto caso, per invitare – come sempre – i cittadini a farsi guardie attente sul territorio e a dare una mano a debellare questa piaga tenendo presente poche e tranquille (nel senso di non rischiose) regole:

    1. Quando si vede qualcuno che traffica intorno ad una moto, gente che carica uno scooter su un furgone o anche su un carro attrezzi, senza la presenza di vigili o altri che ne legittimino l’azione;
    2. Se si vedono soggetti, magari vestiti da meccanico, che “lavorano” su un mezzo che non sta parcheggiato di fronte ad un’officina,

CHIAMIAMO sempre i VIGILI URBANI o la POLIZIA e denunciamo la situazione ricordandoci, comunque, di evidenziare che trattasi di “furto possibile” ed anche, ove ci sia e/o sia visibile, la targa del mezzo evitando quindi di intromettersi o intervenire direttamente, mossa questa che sì, sarebbe pericolosa considerando che non abbiamo né l’autorità né il diritto di fare domande o chiedere spiegazioni ad altri cittadini.

Meglio una chiamata a vuoto che lasciar “lavorare” tranquillamente dei ladri.

Un comportamento del genere potrebbe rivelarsi molto utile a salvare il mezzo di qualcuno che potrebbe anche essere un nostro amico ma, soprattutto, azioni del genere contribuirebbero anche a diffondere una buona dose di coscienza civica che oggi sembra scarseggiare e che un domani potrebbe salvare anche la nostra moto, auto, bici o altro da un brutto destino. Pensateci. Pensiamoci.

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