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Operazione Anti Covid-19: Sequestrate 116.000 mascherine non conformi

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Nell’ambito dell’operazione Anti Covid-19 la GdF di Napoli ha individuato e sequestrato 116.000 mascherine non conformi ai parametri di sicurezza pronte per la vendita.

Operazione Anti Covid-19: Sequestrate 116.000 mascherine non conformi

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APOLI- Nell’ambito dell’operazione Anti Covid-19, la Guardi di Finanza di Napoli ha individuato e sequestrato 116.000 mascherine chirurgiche e FFP2 pronte per la vendita che ai controlli sono risultate non conformi ai parametri di sicurezza.

Nell’ ambito dei servizi di controllo sull’osservanza delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, nel corso di due distinti interventi, tra l’area est di Napoli e il quartiere Poggioreale, le Forze dell’Ordine sono dovute intervenire per bloccare un traffico illecito di materiale non conforme alle normative europee.
In particolare, i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego, al termine di un pedinamento, hanno individuato, all’interno del parcheggio di un centro commerciale in via Gianturco, un 39enne di nazionalità cinese mentre scaricava dal proprio furgone numerosi cartoni contenenti mascherine chirurgiche, sulle cui confezioni vi era apposto il marchio “CE”.
Alla richiesta di mostrare il certificato di conformità, il fascicolo tecnico e la documentazione fiscale, il soggetto controllato non è stato in grado di esibire alcuna documentazione.
I militari hanno inoltre notato che sulle scatole contenenti i “dispositivi sanitari” vi era riportata la dicitura antivirus, diversamente da come disciplinato dalla normativa sulle mascherine chirurgiche, che stabilisce che le stesse sono efficaci solo contro i batteri.

Contestualmente, le stesse Fiamme Gialle, nel corso di un altro controllo, hanno scoperto un 47enne, sempre di nazionalità cinese, mentre scaricava cartoni di grandi dimensioni dal proprio furgone in via Traccia, zona Poggioreale.
In questo caso è stato intercettato un carico di mascherine della tipologia FFP2, trovate anche queste non conformi alle normative vigenti, poiché prive dei requisiti stabiliti dalle autorità sanitarie.
Entrambi i responsabili sono stati denunciati a piede libero per vendita di prodotti industriali con segni mendaci, ricettazione e per violazioni concernenti la non conformità dei dispositivi medici e l’assenza di requisiti essenziali di sicurezza dei dispositivi di protezione individuale.

 

 

Stéphanie Esposito

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