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Castellammare di Stabia

Navalny e il sospetto di un “lento avvelenamento in carcere”

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Adnkronos) – Il dissidente russo Alexei Navalny sarebbe stato ”avvelenato lentamente nella colonia penale” dove era detenuto.Lo sostiene la sua avvocata, Olga Mikhailova, affermando che Navalny ad aprile dello scorso anno le disse: “Senti, ho paura di sembrare paranoico, ma sembra che qui mi stiano lentamente avvelenando”.  
Mikhailova ha dichiarato di essere stata condanna al carcere proprio a causa di una conversazione intercettata con Navalny nella colonia, durante la quale il politico ha espresso le sue preoccupazioni. Intanto, attraverso un tweet nel “giorno del ricordo dei morti”, la moglie del dissidente Yulia Navalnaya ha ringraziato quanti continuano a ricordare il marito scomparso. ”I genitori di Alexei – scrive – esprimono gratitudine a tutti coloro che sono venuti e vengono a salutarlo e lo ricordano”.  La vedova di Alexei Navalny, ha rilanciato solo qualche giorno fa l’invito ai russi a protestare alle 12 del 17 marzo, giornata di elezioni in Russia. “Tutti dovrebbero unirsi a questo movimento – affermava Navalnaya in un messaggio diffuso sui social – Convincete gli altri.

Se arriviamo nello stesso momento, la nostra voce sarà più forte”. “Queste non sono elezioni.Putin non sarà in nessun caso un presidente legittimo, né per voi né per me né per nessuno al mondo – incalzava -.

Il 17 marzo potremo vederci e vedere che siamo molti e che siamo forti”.Prima della morte, il 16 febbraio in carcere all’età di 47 anni, Navalny aveva invitato i russi a manifestare durante le prossime elezioni.

L’obiettivo è creare lunghe code ai seggi a mezzogiorno perché presentarsi tutti contemporaneamente “è molto semplice e sicuro” e non può essere vietato dalle autorità.  “Dobbiamo usare il giorno delle elezioni per dimostrare che esistiamo e che siamo in tanti”, affermava nel messaggio video a pochi giorni dall’inizio delle operazioni di voto che andranno avanti dal 15 al 17 marzo.I russi potranno votare per qualsiasi candidato che non sia Putin, la cui vittoria (un quinto mandato al potere) è data per scontata, annullare la scheda o – dice Navalnaya – scrivere “Navalny” in stampatello. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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