Napoli, i tre uomini scomparsi in Messico: secondo la polizia messicana, Russo usava un nome falso
N
apoli, caso dei tre uomini scomparsi in Messico. Ci sono novità, a quanto pare uno dei tre italiani scomparsi alla fine di gennaio nello Stato di Jalisco, nell’ovest del Messico, avrebbe utilizzato un’identità falsa, facendosi passare per cittadino messicano. A rivelarlo sono fonti dell’Ufficio del procuratore di Jalisco, che hanno riferito che Raffaele Russo si sarebbe registrato con un falso nome in alcuni hotel e che si faceva chiamare generalmente Carlos Lopez. Secondo quanto hanno trovato le autorità messicane, Russo, 60 anni, aveva precedenti in Italia per frode e si dedicava alla vendita di generatori elettrici apparentemente tedeschi ma che in realtà erano stati fabbricati in Cina.
A quanto pare si stringe ancora di più il cappio, attorno al caso dei tre napoletani scomparsi in Messico. La procura locale sospetta che i tre potrebbero essere stati rapiti dal Cartello di Jalisco Nuova Generazione, la più importante organizzazione criminale del Messico. La procura di Jalisco ha intanto messo sotto inchiesta 33 poliziotti di Tecalitlan, a 700 km da Città del Messico, dove è stato localizzato l’ultimo messaggio inviato dai tre italiani scomparsi. Come già detto in precedenza, in quel messaggio, due di loro avrebbero detto di essere stati fermati dalla polizia locale.
Lascia un commento