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Napoli, archiviata la querela di Salvini contro de Magistris: non fu diffamazione

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Il tribunale di Napoli archivia la querela per diffamazione avanzata da Matteo Salvini nei confronti del Sindaco della città partenopea:”Solo dissenso e critica politica”

Il tribunale di Napoli ha deciso di archiviare la querela avanzata da Matteo Salvini nei confronti del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris accusato, a dire del leader della Lega, di averlo diffamato.
I fatti risalgono all’anno scorso quando Salvini tenne un comizio in città. In quell’occasione ci fu un duro botta e risposta tra i due con il sindaco che si oppose alla concessione della Mostra d’Oltremare ma che venne poi concessa dalla prefettura per motivi di ordine pubblico.
Lo scontro verbale tra i due si tramutò in una querela presentata dallo stesso Salvini che accusò il primo cittadino di diffamazione ed istigazione a delinquere. Richiesta, riferisce NapoliToday, ritenuta infondata dal Gip del tribunale partenopeo che ha archiviato il caso.

“Ho letto velocemente il decreto di archiviazione del giudice per le indagini preliminari di Napoli con riferimento a una querela presentata da Matteo Salvini in proprio e in rappresentanza del partito Lega Nord per l`Indipendenza della Padania che mi aveva querelato per diffamazione e istigazione a delinquere con riferimento alla manifestazione che tenne circa un anno fa a Napoli.” Ha commentato il sindaco di Napoli.
“Il procuratore della Repubblica aveva chiesto l’archiviazione – sottolinea – ma Matteo Salvini si era opposto chiedendo l’imputazione coatta nei miei confronti e il Gip dopo l’udienza ha archiviato, ritenendo non solo che non ci sia stata nessuna diffamazione ma solo una espressione di dissenso e critica politica, ma nemmeno nessuna istigazione a delinquere con riferimento a quello che è accaduto in quel giorno».

Il consigliere delegato alla Mostra d’Oltremare, Giuseppe Oliviero aggiunge: “Il Tribunale di Napoli ha confermato che nel marzo dello scorso anno non diffamai nessuno né istigammo alla violenza in occasione della manifestazione della Lega alla Mostra d’Oltremare. Come già spiegammo all’epoca dei fatti, tutti i nostri atti sono stati improntati alla tutela dei nostri investitori e del patrimonio pubblico che rappresenta la Mostra, convinti di interpretare al meglio il nostro dovere istituzionale nei confronti di un bene pubblico che appartiene a tutta la città. Un atteggiamento che manteniamo immutato come rotta della nostra guida dell’ente fieristico”.


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