L
e parole del giornalista Leo Turrini che analizza l’inizio di stagione della Formula Uno
Leo Turrini in esclusiva a Passione Formula Uno
Il giornalista e ospite fisso di Race Anatomy su Sky, Leo Turrini, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano nel corso di “Passione Formula Uno” di ViViRadioWeb. Ecco le sue dichiarazioni:
Buongiorno Leo. Che inizio di stagione…targato Ferrari! Che ne pensi?
“Sono molto sincero: ci speravo ma non ci credevo. Gli ultimi anni erano stati molto duri per i ferraristi, e invece mi fa molto piacere perché tutti a Maranello possono affermare di aver mantenuto la promessa che avevano fatto. Già dal 2020 infatti ci avevano detto che avremmo visto una Ferrari competitiva, ma solo con l’ingresso del nuovo regolamento e per questo inizio di stagione le loro aspettative si sono confermate. Chiaro, la stagione è ancora molto lunga ma la Ferrari può continuare tranquillamente così”.
In difficoltà per il momento Mercedes, tornerà in alto?
“Siamo in un mood nuovo: una terra incognita. Questa rivoluzione regolamentare ha spinto tutti i progettisti a scegliere strade diverse. Se guadiamo le vetture che partecipano a questo mondiale, ti accorgi che si somigliano pochissime. Per ora, la direzione che è stata presa dagli ingegneri Mercedes risulta essere inadeguata, perché è una vettura che va piano e non tiene bene la strada. Poi siamo sempre lì: abbiamo concluso solo la terza gara sulle ventitre in programma. Hanno dunque tutto il tempo per rientrare, ma dipende anche da quanto sia sanabile il danno. Non dimentichiamo che è stato imposto anche un tetto alle spese, quindi chi è indietro non è che può investire quanto vuole”.
Cosa ne pensi di George Russell. Dove può arrivare?
“E’ un ottimo pilota. E’ uno come Norris, Verstappen, Leclerc, dotato di un talento enorme. Ha tutto aperto per poter brillare, nonostante i limiti Mercedes di cui abbiamo detto prima. Due volte su tre è arrivato davanti a Hamilton e credo che sia un altro di quei giovani piloti 2.0”.
Quanto pesano e sono rischiosi invece i problemi di affidabilità della Red Bull?
“E’ un discorso diverso. Credo che i problemi alla power unit siano dovuti alla conseguenza di sforzarla troppo per cercare di essere vicini a Ferrari. E’ anche vero che i problemi di affidabilità, la storia ci insegna, col tempo si risolvono. E’ una tematica dunque molto diversa da quella di Mercedes che rischia molto di più, in quanto non sa se è completamente il progetto a essere sbagliato. Red Bull invece ha la vettura buona, si è solamente rotta troppo spesso”.
Le tue aspettative per Imola?
“Credo che le vittorie di Leclerc possano solo aver aiutato la crescita per il GP dell’Emilia Romagna. Sappiamo cosa ha fatto la Ferrari finora e quello che sta vivendo la Formula Uno con il cambio dei regolamenti e soprattutto la forza di questi piloti giovani, che citavo in precedenza, che hanno fatto alzare la passione per questo sport. L’entusiasmo è dunque altissimo, soprattutto per la Ferrari ma credo che Binotto, i meccanici e i piloti sappiano gestire tranquillamente la pressione”.
Il 30 aprile si svolgerà l’Ayrton Senna Day, cosa ne pensi e che ricordo hai di Ayrton?
“Sono molto contento dell’iniziativa di Carlo. Ero amico di Ayrton, festeggiammo anche il compleanno insieme. Del pilota non devo dire assolutamente niente: un fuoriclasse vero e proprio che ha scritto la storia delle corse. L’essere umano era anche straordinario, era capace di una sensibilità speciale, anche se non bisogna farne un santino: quando aveva la visiera giù, non ne aveva per nessuno!”
Tu sei stato anche al suo funerale, vero?
“E’ stata abbastanza figlia del caso. Vi racconto questa: quando andai a Parigi per raggiungere il volo, abbiamo posizionato a sua bara con la quale ho fatto un viaggio di circa dodici ore. Un’emozione incredibile”.
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