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#LaRiscopertaDeiFatti- Roma vs Napoli: quando la classifica diventa un pendolo che oscilla tra -2 e -8

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La sostanza, per citare il noto giornalista, e scrittore, Travaglio è questa: I fatti separati dalle opinioni. Perché, fondamentalmente, senza fatti si può dimostrare tutto e il contrario di tutto mentre con i fatti no. L’intenzione sarebbe quella, essere quanto più sistematici possibili. Se è fatto giusto, chapeau, mentre se è fatto sbagliato, guai. E ci perdoni ancora Travaglio se utilizzeremo la sua idea per parlare di calcio, ma al popolino piace così.

Il fatto è che l’avranno ripetuti in molti, ma il fatto va così: Roma-Napoli è fondamentale. Perché la Champions passa dall’Olimpico. Ma non solo. Anche i 30 milioni di euro, che si personificano e si godono lo show. I quali tasche andranno? Tra poche ore sarà tutto un po’ più chiaro.

Il fatto è uno: ritorna Higuain. Proprio lui, sì. Il pipita. L’argentino. Mister 30 gol. Chiamatelo come vi pare, ma il fatto è che ritorna, dopo tre giornate di stop forzato. Ritorna con la voglia e il desiderio di regalare agli azzurri la qualificazione in Champions e di fare quanti più gol possibili, per la scarpa d’oro. Vero, ormai Suarez ha preso il volo, ma Higuain non ci sta e prova a ripartire. Magari con una bella tripletta e pallone portato a casa.

Il fatto è che sarà la partita numero 400 per Marek Hamsik, con la maglia del Napoli. Più di 36 mila minuti giocati con i partenopei. Numeri pazzeschi che tanto dicono sulla vita dello slovacco in azzurro, iniziata 10 anni fa. Arrivato dal Brescia che era poco più di ragazzino, adesso Hamsik è padre di famiglia e capitano: quando il tempo passa e lo fa in meglio. Quest’oggi, comunque andrà, sarà una festa per lui. E se segnasse, potrebbe raggiungere il record di Maradona, fermo a 81 gol.

Il fatto è che Sarri ha ancora un piccolo dubbio, cosa che, al netto della stagione appena passata, appare un po’ strana: domani scenderà in campo Insigne o Mertens, autore di una prestazione pazzesca contro il Bologna, martedì scorso?

Il fatto è che, per un napoletano, la partita contro la Roma non è mai una qualsiasi. Per la storia, per Ciro. Insigne potrebbe essere l’uomo giusto al momento giusto. D’altro canto, però, c’è il Belga, che appare il più in palla della squadra. I tre gol siglati contro gli emiliani non si possono ignorare: l’attaccante merita la sua chance.

Il fatto è che, ad ogni modo, Sarri sembra aver fatto la sua scelta. Meglio non stravolgere, soprattutto in partire come queste.

Il fatto è che la Roma non sembra più quella delle settimane scorse: brillante e lucida, come poche in Europa. Ma con un Totti in più, che segna e stravolge i match, guai a sottovalutare i giallorossi. Bisognerà stare attenti a lui, senza dimenticare i vari El Shaarawy, Perotti e Salah, che potrebbero far molto male alla difesa azzurra.

Il fatto è uno: bisognerà dare tutto ciò che si ha. Da Pepe Reina a Gabbiadini, questa volta in panchina, dopo tre partite da titolare. Perché potrebbe toccare anche a lui, entrare e dire la sua, per cambiare l’inerzia del match. Bisognerà stare attenti a tutte le componenti e non lasciare nulla a caso. Spalletti e i giallorossi sono agguerritissimi.

Insomma, il fatto è che solo tra un paio d’ore si saprà di più sul futuro di Napoli e Roma; ma in fondo niente ansie, lo dice anche Schopenhauer, che la classifica è solo un pendolo che oscilla tra un -2 e un -8.

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