Il Podio Gialloblu di Juve Stabia – Ascoli 1 – 5

Pomeriggio da dimenticare per la Juve Stabia, punita nella ripresa da un buon Ascoli, dopo...

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Pomeriggio da dimenticare per la Juve Stabia, punita nella ripresa da un buon Ascoli, dopo aver creato tantissime palle gol nella prima frazione di gioco

PODIO

Medaglia d’oro: a Karamoko Cissè, che trova il suo primo, amaro, gol al Menti. Fosse arrivato con un punteggio diverso, della rete del guineano se ne parlerebbe per settimane; invece la sua perla serve solo a rendere meno amaro il pomeriggio della Juve Stabia. Con la sua rovesciata, di rara potenza e bella, cancella l’errore della prima frazione di gioco; grazie alle sue sponde, di testa e di piede, si avviano le rapide azioni con cui la Juve Stabia sfiora a ripetizione la rete. GRAFFIO FELINO

Medaglia d’argento: a Luigi Canotto, croce e delizia della Juve Stabia. Se fosse più freddo e lucido sotto porta sarebbe calciatore in grado di fare la differenza anche nelle massime categorie; purtroppo però c’è ancora da migliorare in fase di finalizzazione. Crea, da solo o in collaborazione con i compagni, almeno quattro nitidissime palle gol che incredibilmente non entrano in rete. Imprecisioni a parte, resta l’elemento che, quando è in giornata, è in grado di incidere come pochi altri nelle prestazioni della Juve Stabia. POTENZA SENZA CONTROLLO.

Medaglia di bronzo: a Denis Tonucci, ancora una volta gigante della difesa. Può sembrare strano, leggendo un punteggio tennistico, elogiare un difensore ma l’ex Foggia conferma le ottime sensazioni delle sue prime apparizioni. Sempre puntuale negli interventi, anche in quelli di pura forza e agonismo, Tonucci guida il reparto facendosi vedere anche dalle parti di Leali. Uno dei principali interventi del portiere marchigiano arriva proprio sull’incornata del 35 stabiese. Assenza pesante la sua, se fossero confermate le noie muscolari che lo hanno costretto a lasciare il campo. COLOSSO.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Paolo Branduani ed al suo pomeriggio da cancellare. Gara che inizia bene per poi calare in vertiginosa discesa per il portiere stabiese, che inizialmente pare vincere il duello con da Cruz. Nella ripresa però Branduani quasi non esce dagli spogliatoi: Da Cruz lo fulmina con due conclusioni in fotocopia su cui forse si poteva fare di più. Nitido il ritardo dell’estremo difensore gialloblu sulla terza e sulla quinta rete dell’Ascoli, firmate Chajia e Pucino. Calciatore da ritrovare perchè torni ad essere punto di forza e non interrogativo.

Medaglia d’argento: a Luca Germoni, che perde gli avversari e progressivamente anche la testa. Match dalla partenza positiva quello del terzino stabiese, puntuale nei rifornimenti a Cissè e Canotto, ma che cala alla distanza. Da Cruz infilza la Juve Stabia partendo proprio dalla zona di competenza del 23 gialloblu, che dopo i primi errori esce mentalmente dal match. Apice del suo pomeriggio da cancellare, il vistoso fallo da rigore a gara ampiamente compromessa.

Medaglia di bronzo: a Giacomo Calò, persosi nel salto di categoria. Ad oggi in campo non sta andando il centrocampista sfrontato e sicuro di sè, in grado di pescare i compagni con lanci millimetrici, che ha dominato il campionato di Serie C, ma un sosia svogliato, insicuro e sulla gambe. Impalpabile in campo, dove si vede quasi esclusivamente per un’ammonizione e per la palla banalmente persa che porta al raddoppio di Da Cruz, va rigenerato mentalmente perchè torni quello dello scorso torneo.

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