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Castellammare di Stabia

SPECIALE – Il Podio Gialloblu della Juve Stabia 2019

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Il 2019 è stato un anno indimenticabile per la Juve Stabia. Non solo la promozione in Serie B ma anche un girone di andata cadetto con vista su una salvezza più che possibile.

A

nalizziamo nel nostro Podio Gialloblu gli aspetti più rilevanti degli ultimi 365 giorni delle Vespe.

PODIO

Medaglia d’oro: a Fabio Caserta, primo artefice, tra tanti, del miracolo Juve Stabia. Non può che essere del condottiero stabiese lo scettro (ma ad un condottiero si addice più la spada) di uomo simbolo del pazzesco 2019 stabiese. Con la sua gestione equilibrata, nei momenti positivi quando c’era da frenare gli entusiasmi per una squadra che pareva invincibile, e nei periodi bui quando la Serie B pareva potesse scappare o essere fuori dalla portata della squadra, Caserta ha tirato fuori il meglio da ogni calciatore, contribuendo in maniera profonda anche alla maturazione dell’intera piazza stabiese. Proprio ai tifosi di Castellammare, Caserta è legato da una totale simbiosi emotiva che gli consente di conoscere come nessuno ciò che il popolo stabiese vuole dalla propria squadra. Grande uomo, certo, ma anche grande allenatore, libero da ogni schiavitù tattica: nessun modulo asfissiante, nessun intoccabile e nessun giudizio che non possa essere ribaltato dal lavoro settimanale; con Caserta tutti si sentono parte di un progetto comune. Culmine delle qualità umane e tecniche di Caserta, la preparazione della gara perfetta con il Trapani dello scorso 7 aprile, quando non solo i suoi dettami tattici ma anche il suo discorso “umano” della vigilia (spesso ricordato da Canotto) scossero una squadra che pareva in balìa della paura. Squadra, ora, sicura di sé e convinta di poter far male a chiunque anche in Serie B.

Medaglia d’argento: ad Adriano Mezavilla, l’uomo della Storia stabiese. Per i tifosi della Juve Stabia Adriano è il protagonista di una favola, ovviamente a tinte gialloblu. Dopo un arrivederci lungo quattro stagioni, il viaggio di Mezavilla ha fatto nuovamente tappa nella città che lo aveva adottato e con cui la scintilla è riscoccata immediatamente. Calciatore dominante per intelligenza, cuore e fisico, il 34 gialloblu è stato determinante per tutta la stagione della cavalcata verso la B a suon di prestazioni illuminate e scorribande offensive da vero barbaro dell’area di rigore avversaria. Suo il missile che fece capire, a Trapani, come quello della Juve Stabia non fosse solo un buon inizio di stagione; sua la doppietta che ridiede vita ai compagni inermi innanzi al doppio vantaggio della Sicula Leonzio ed il Trapani nuovamente incollato in classifica. Sua, perchè il Destino aveva già scelto di renderlo immortale per i tifosi stabiesi, la rete della promozione del 20 aprile contro la Vibonese. Il brasiliano è il principe gialloblu della favola stabiese, colui che arriva nel momento del bisogno per risolvere i guai; doti confermate anche in questa stagione, spostato di qualche metro più indietro ma sempre determinante.

Medaglia di bronzo: a Luigi Canotto, mattatore delle vittorie più importanti dell’anno. L’esterno calabrese è il termometro delle giornate della Juve Stabia: quando è “caldo” per i gialloblu la via verso la vittoria è spianata; quando invece la febbre agonistica del 18 cala, anche le Vespe perdono di verve. Nel 2019 Gigi ha fatto definitivamente amicizia con il gol, spesso superato nelle sue preferenze dell’assist vincente, mettendosi alle spalle a suon di reti il 2018 condito dal brutto infortunio rimediato con la Casertana. Col suo spirito da toro, Canotto si è infiammato quando ha visto il granata del suo ex Trapani, castigato sia nel match promozione in Serie C che in Serie B, nella gara che ha permesso alla Juve Stabia di svoltare. Rapporto riscoperto con la rete poi coltivato dai gol contro Pordenone, Pescara e Salernitana, che lo hanno reso secondo marcatore stagionale (alle spalle di Forte) ed aumentato la sua incidenza nel risultati della squadra: non un caso che ogni volta che il 18 vada in rete la Juve Stabia vinca. Per lui un anno vissuto a velocità estreme, che gli sta riservando la tanto attesa consacrazione in cadetteria.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: alla maledizione infortuni che si è abbattuta sulla squadra. Troppo grande la gioia che il 2019 stava regalando alla Juve Stabia perchè il Destino non chiedesse qualcosa in cambio: se il campo infatti ha riservato risultati prestigiosi, altrettanto rumorosi sono stati i “guai” che il rettangolo verde ha indirizzato nell’ultimo anno ai gialloblu. Prima Nicholas Allievi, nel momento più difficile della scorsa stagione, e poi Alessandro Mastalli, in quello più felice della nuova, quando l’esordio era alle porte, si sono dovuti confrontare con la drammatica rottura del legamento crociato. Infortunio brillantemente superato dal Ministro della Difesa e quasi sconfitto ormai dal Capitano gialloblu; mazzate terribili, cui ne sono seguite altre, fortunatamente di minor gravità. Senza fine il continuo bollettino medico che Caserta ha dovuto recitare alla vigilia di quasi ogni gara della nuova stagione, che ha colpito anche Canotto nell’ultimo match dell’anno. Dal punto di vista fisico, la Juve Stabia si aspetta un 2020 molto diverso dal 2019.

Medaglia d’argento: all’inizio di stagione in Serie B da brividi per la Juve Stabia. Probabilmente nemmeno il più pessimista dei tifosi si sarebbe aspettato un ritorno in cadetteria così difficile per la squadra di Caserta, bastonata da risultati pesanti, spesso bugiardi se confrontati con le prestazioni offerte. Un punto centrato nelle prime sei gare di campionato lasciava presagire un campionato colmo di amarezza per la Juve Stabia ed i suoi tifosi: quello che però pareva un momento insuperabile ha rafforzato il carattere della squadra, capace di rinascere come insegna il “Post Fata Resurgo” stabiese. Fondamentale per testa e gambe la settimana di ritiro messinese, dopo la quale i gialloblu hanno schiantato (ancora) il Trapani, incominciando la lenta risalita verso la possibile salvezza, improvvisamente accelerata nelle ultime settimane. Un periodo orribile superato con enormi sforzi, che ha confermato la forza mentale ed il cuore enorme dei ragazzi di Caserta.

Medaglia di bronzo: alla avventura stabiese di Giuseppe Torromino. La vera delusione degli ultimi 365 giorni è la parentesi gialloblu dell’ex Lecce, arrivato a gennaio per essere l’Hulk cui affidarsi per il rush finale della stagione, ma mai divenuto davvero verde. Irriconoscibile nonostante le tante occasioni garantitegli da Caserta, l’ex numero 25 è ricordato principalmente per l’espulsione che un suo errore banale costò a Troest nella gara di Monopoli e per i tanti gol clamorosamente sbagliati, ultimo quello nella prima gara di Supercoppa contro la Virtus Entella. Una storia che pareva potesse cambiare registro in Serie B, anche alla luce dell’ottimo precampionato di Torromino, ma che per il bene del calciatore e della Juve Stabia si è interrotta senza troppi rimpianti.

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