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l nuovo Codice della Strada potrebbe presto essere introdotto in Parlamento e prevede importanti novità per migliorare la sicurezza sulle strade.
Tra le proposte, l’ergastolo della patente per chi guida sotto effetto di droghe o alcol, l’obbligo di alcol lock per chi viene condannato per guida in stato di ebrezza e regole specifiche per monopattini e biciclette.
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Il nuovo Codice della Strada: Novità in arrivo
In una conferenza stampa tenuta il 7 giugno, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha illustrato le prossime novità che potrebbero essere introdotte nel nuovo Codice della Strada.
In particolare, viene previsto l’ergastolo della patente per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, con l’obiettivo di ridurre il numero di incidenti stradali mortali.
Un’altra misura interessante riguarda l’introduzione dell’alcol lock per i conducenti che vengono condannati per aver guidato sotto l’effetto di alcol.
Questo dispositivo impedisce l’avvio dell’auto se il tasso alcolemico del guidatore è superiore a zero, forzando il conducente a dimostrare di essere sobrio prima di poter guidare di nuovo.
Regole specifiche per monopattini e biciclette
Il nuovo Codice della Strada prevede anche regole specifiche per monopattini e biciclette, con l’introduzione dell’obbligo di casco, assicurazione, targa e frecce per questi mezzi, al fine di migliorare la sicurezza stradale.
Queste norme potrebbero essere introdotte in un capitolo ad hoc dedicato alla cosiddetta mobilità dolce.
L’impegno del Governo per la sicurezza stradale si concretizza anche nella proposta per sospendere la patente di guida in caso di sistematiche violazioni del Codice stradale.
Queste misure potrebbero rappresentare un importante passo avanti nella lotta contro gli incidenti stradali, che continuano a causare troppi morti.
Nuovi autovelox
Novità in arrivo anche per gli autovelox che, ammonisce Salvini, “non devono essere un modo per fare cassa ma per salvare vite”.
Si pensa a un “sistema unico e riconosciuto in tutta Italia” per ovviare ai problemi di alcuni dispositivi non omologati e che richiedono manutenzione.
“Un conto – dice Salvini – è piazzare gli autovelox in prossimità dei punti sensibili, scuole, ospedali, tratti particolarmente pericolosi, un conto è posizionare autovelox che non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale e con il salvataggio delle vite ma che rappresenta una tassa occulta su automobilisti e motociclisti”.