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Il Gragnano attraverso una nota stampa ha pubblicato le parole del presidente Vincenzo Martone, dopo la sconfitta con il Potenza, con la complicità del direttore di gara. Ecco il comunicato:

Day after caratterizzato da sentimenti contrapposti in casa Gragnano. Da una parte l’orgoglio per la prestazione della squadra e la soddisfazione per un “San Michele” finalmente gremito. Dall’altra la frustrazione e la rabbia per una direzione arbitrale sciagurata che ha indirizzato la partita, come le immagini televisive hanno dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio. Il tutto sotto gli occhi di Matteo Trefoloni, designatore della CAN D.

Al portale ufficiale Vincenzo Martone, Presidente del sodalizio gragnanese, ha manifestato tutto il suo rammarico. “Una giornata con tutte le caratteristiche per entrare nella storia della nostra società, rovinata da un errore marchiano dell’arbitro – sentenzia con amarezza -. È da ieri pomeriggio che non mi do pace, Gatto intercetta chiaramente la palla con la coscia. Non può essere una situazione punibile con il calcio di rigore. Beffa delle beffe è poi arrivato anche il cartellino rosso“. Un episodio decisivo per il corso della partita. “L’ha assolutamente indirizzata! Una gara interpretata dai nostri ragazzi alla perfezione al cospetto della prima della classe, una squadra sulla carta con valori degni di un’altra categoria. Sia bene inteso, non abbiamo nulla contro il Potenza. Il Presidente Caiata è una persona perbene che sta facendo sacrifici importanti. Ma sono gli stessi sacrifici che stiamo facendo noi fin dall’estate, con passione e senza speculazioni. Prima per mantenere il calcio a Gragnano e poi per affrontare una stagione lunga e dispendiosa. Questi sacrifici meritano lo stesso identico rispetto che meritano quelli del Potenza e di tante altre squadre. Ciò però non sta accadendo, non è la prima partita rovinata da direzioni arbitrali incomprensibili. Noi vogliamo ciò che è giusto, ciò che meritiamo. Niente di più e niente di meno“. Ironia della sorte spettatore interessato ieri al “San Michele” c’era Matteo Trefoloni. “Mi auguro che abbia visto quanto è accaduto, il “furto” che abbiamo subito, e sappia trovare i rimedi più giusti. Questa categoria concretamente non ha più nulla di dilettantistico ed esige quindi che chi dirige i protagonisti in campo sia all’altezza della situazione. Lunedì prossimo a Roma saremo presenti all’incontro organizzato tra le società ed i rappresentanti della CAN D per dare il nostro fattivo contributo al miglioramento della situazione. Ora guardiamo avanti, sperando che d’ora in poi possano contare solamente le prestazioni dei giocatori sul rettangolo di gioco“.