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La Givova Scafati travolge Cuore Napoli: conquistato il derby

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Il Cuore Azzurro Napoli, tenta l’impresa contro la Givova Scafati, ma esce a testa alta da un match che ha tenuto in piedi quasi fino alla fine

Quinta vittoria consecutiva per la Givova Scafati, che si è aggiudicata la terza vittoria esterna di fila al PalaBarbuto, contro il già retrocesso Cuore Napoli, fanalino di coda del girone ovest del campionato di serie A2. Ha impiegato più di metà gara la formazione scafatese per riuscire ad imporre la propria superiorità tecnica ed atletica contro un Cuore Napoli che ce l’ha messa davvero tutta per provare a compiere l’impresa, uscendo a testa alta da un match che ha tenuto in piedi quasi fino alla fine.

Molti errori da una parte e dall’altra condizionano i primi minuti della contesa, nei quali si va a segno col contagocce. A rompere gli indugi è lo stabiese Mascolo al 2’ (2-0). Per il secondo centro dell’incontro, realizzato da Spizzichini G., bisogna attendere altri 2’ (2-2 al 4’). I canestri, come lo spettacolo, latitano. In questo scenario, sono i locali ad approfittarne (bene Turner e Mascolo) e a tenere la testa della sfida (7-2 al 6’). Coach Perdichizzi chiama time-out e prova a svegliare i suoi dal torpore col quale hanno approcciato la sfida. Ci mettono un po’ i gialloblù a reagire, ma lentamente lo fanno, trovando la parità (9-9 al 9’), conservata poi fino alla prima sirena (11-11).

L’ingresso in campo di Romeo e Crow non cambia l’andazzo di una sfida, che si rivela più complicata del previsto per gli ospiti, ma resta in equilibrio. Aumenta la frequenza con cui viene trovata la via del canestro (bene Turner per i locali), ma il bel gioco e lo spettacolo continuano a latitare (25-23 al 15’). Nonostante l’opposta posizione di classifica, la difesa partenopea mette il bavaglio alle bocche da fuoco gialloblù. Un ottimo Romeo toglie la Givova dall’imbarazzo e risponde per le rime a Turner e Mascolo, consentendo ai suoi di andare al riposo avanti 37-39.

Il canovaccio della sfida resta immutato anche a canestri d’attacco invertiti (42-43 al 23’). Mastroianni e Caruso ce la mettono tutta a contenere Stephens e Ammannato, che invece fanno valere tutta la propria energia ed esperienza, innescando, a metà frazione, il primo vero allungo della contesa (44-55 al 27’). I biancoazzurri smarriscono la bussola ed hanno difficoltà a ritrovare equilibrio nei giochi, affidandosi soprattutto alle iniziative individuali. Così, i gialloblù riescono a chiudere la terza frazione con un vantaggio superiore alla doppia cifra (48-59).

Nei primi minuti dell’ultima frazione, il distacco tra i due quintetti resta pressoché invariato, poi salgono in cattedra i napoletani Ronconi, Thomas e Vangelov, bravi a restringere il divario (64-68 al 37’). La gara di riaccende tutta d’un colpo. E’ Ammannato a vestire i panni del pompiere e a gettare acqua sul fuoco (66-72 al 38’). Turner dalla lunga distanza tiene vivo l’ultimo focolaio biancoazzurro (70-73 al 39’). Troppo tardi per rimettere in discussione il risultato finale, che dà ragione ai viaggianti, implacabili dalla lunetta e quindi vittoriosi 70-77.

Dichiarazione di coach Giovanni Perdichizzi: «E’ stata una partita dura e difficile, nella quale ci abbiamo messo molto del nostro nella prima parte, scendendo in campo con un atteggiamento molto soft, come testimoniano i soli undici punti messi a segno nel primo quarto, con scelte di tiro anche discutibili. Sapevamo che Napoli in casa aveva portato Casale Monferrato al secondo over time, aveva perso di soli due punti con Tortona e di quattro contro Legnano e che quindi non sarebbe stata una passeggiata, anche perché si trattava di un derby, senza dimenticare che le notizie che provengono da Reggio Calabria potrebbero poi rimettere in gioco proprio Napoli in ottica salvezza. Tutte queste cose ci dovevano far alzare le antenne ed invece nel primo quarto abbiamo giocato una pallacanestro troppo morbida, poco determinata in attacco. Poi abbiamo alzato il livello di partita, abbiamo messo la testa avanti e siamo riusciti a spuntarla. Prendiamo due punti importanti per la nostra classifica. In altri momenti, pur giocando bene, abbiamo perso punti per strada, stavolta dobbiamo ritenerci fortunati di aver fatto bottino pieno, giocando solo a sprazzi una buona pallacanestro. Restiamo agganciati a Casale Monferrato e ci prepariamo a queste ultime tre partite di campionato con l’obiettivo di cercare la migliore posizione possibile nella griglia play-off. E’ la quinta vittoria consecutiva, la decima in dodici giornate del turno di ritorno, che sono la causa della nostra posizione di classifica attuale. Se poi aggiungiamo la circostanza che le ultime cinque gare le abbiamo vinte senza il nostro centro titolare, abbiamo motivo di essere orgoglioso della nostra squadra e della maniera in cui ha interpretato queste partite».

CUORE NAPOLI 70  GIVOVA SCAFATI 77 (11-11;26-28;11-20; 22-18)

CUORE NAPOLI: Malfettone n. e., Crescenzi n. e., Mastroianni 5, Zollo, Mascolo 20, Vangelov 12, Ronconi 3, Puoti n. e., Gallo, Thomas 3, Caruso 6, Turner 21. ALLENATORE: Bartocci Maurizio. ASS. ALLENATORI: Trojano Armando e Russo Aldo.

GIVOVA SCAFATI: Esposito n. e, Lawrence 8, Crow 4, Trapani n. e., Spizzichini G . 7, Romeo 15, Ammannato 19, Pipitone n. e, Spizzichini S. 4 , Stephens 11, Santiangeli 9. ALLENATORE: Perdichizzi Giovanni. ASS. ALLENATORE: Marzullo Alessandro.

ARBITRI: Moretti Mauro di Marsciano (Pg), Salustri Valerio di Roma e Nuara Salvatore di Selvazzano Dentro (Pd).

NOTE: Tiri dal campo: Napoli 25/55 (45%); Scafati 29/70 (41%). Tiri da due: Napoli 19/34 (56%); Scafati 25/48 (52%). Tiri da tre: Napoli 6/21 (29%); Scafati 4/22 (18%). Tiri liberi: Napoli 14/16 (88%); Scafati 15/18 (83%). Falli: Napoli 21; Scafati 18. Usciti per cinque falli: Thomas. Espulsi: nessuno. Rimbalzi: Napoli 35 (31 dif.; 4 off.); Scafati 39 (28 dif.; 11 off.). Palle recuperate: Napoli 0; Scafati 0. Palle perse: Napoli 7; Scafati 3. Assist: Napoli 15; Scafati 10. Stoppate: Napoli 5; Scafati 0. Spettatori: 1.000 circa.


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