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A tu per tu con Franco Nugnes

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e parole del direttore di Motorsport.com in esclusiva nel corso della rubrica “A tu per tu”

 

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A tu per tu con Franco Nugnes

 

Franco Nugnes, direttore di Motorsport.com, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano. Ecco le sue dichiarazioni:

 

Franco, è stata una lotta fantastica tra Hamilton e Verstappen. Alla fine ha trionfato l’olandese: giusto così?

“E’  difficile da dire. Se guardiamo l’andamento della stagione, a un certo punto Max con la Red  Bull sembrava fosse pronto a prendere il largo. C’è stata invece una reazione da parte della Mercedes che ha acceso Lewis Hamilton, e devo dire che il Lewis visto a metà campionato non era così straordinario come quello dell’ultima parte di stagione. Nella seconda metà dell’anno infatti c’è stata una superiorità abbastanza evidente sia di Mercedes che di Lewis; per questo dico che valutare con precisione chi è stato il migliore è difficilissimo. I fatti hanno dato il titolo mondiale a Max, che se lo merita perché è un talento cristallino, ma allo stesso tempo mi dispiace per Hamilton che avrà comunque modo di conquistare l’ottavo titolo, che si merita, l’anno prossimo”.

 

Grande caos è stato creato dall’ultimo giro di Abu Dhabi e dalla gestione di Masi. Che ne pensi?

“E’ una questione in cui non ci sarà mai abbastanza chiarezza. Altri sostengono che per non condizionare il risultato sarebbe stato più giusto sventolare la bandiera rossa, come a Jeddah, e mettere tutti i piloti a parità di condizione. Siamo in un problema piuttosto grosso: un conto è il discorso dell’applicazione del regolamento, in cui Masi ha cercato di mantenere fede all’impegno preso con le squadre(in caso di Safety finire almeno con un giro di gara). Siccome era stata una cosa decisa prima, lui ha lavorato per arrivare a quell’obiettivo. Giusto, sbagliato? Era comunque una scelta condivisa con le squadre. Poi, può essere criticabile il non aver rispettato ogni passaggio regolamentare per arrivare a un giro di bandiera verde,però se l’obiettivo era quello, non è nemmeno giusto massacrare il direttore di gara così come è stato fatto. Dipende moltissimo, per concludere, da quelle che sono le priorità che si erano date. Vorrei semplicemente evitare la tendenza alla ricerca dello spettacolo; preferirei che, date le regole, le si rispettino e non si cerchino vie di fuga alla caccia dello spettacolo. Abbiamo visto episodi assolutamente non positivi: la famosa “trattativa” a Jeddah tra Masi e il direttore sportivo della Red Bull è un colloquiale via radio che avveniva già ai tempi di Charlie Whiting. Il fatto che l’emissione Internazionale, curata dalla Formula Uno, abbia messo in onda la chiacchierata ha dato una luce completamente diversa da quello che stava succedendo, riducendo nettamente il valore della FIA”.  

 

Venendo alla prossima stagione, come vedi l’arrivo di Russell in Mercedes?

“Penso sia il pilota che il mondo della stella cercherà di promuovere, per dimostrare che è la Mercedes che vince e non solo Lewis Hamilton. Il pilota inglese è un grandissimo talento e avrà un’opportunità incredibile: quella di potersi affermare subito nel mondo della Formula Uno ad alto livello. C’è da dire che un segnale l’aveva già dato l’anno prima quando sostituì Hamilton, che era alle prese col covid, in cui aveva dimostrato di che pasta era fatto. E’ un pilota che ha attraversato tre anni di fatica alla Williams e ora è maturo per raccogliere degli ottimi risultati”.

 

Quali sono le tue aspettative invece sulla Ferrari?

“Sono abbastanza fiducioso per alzare l’asticella. Non credo sia una squadra pronta a vincere o lottare per il mondiale ma, come ha sottolineato Binotto, parliamo di una squadra pronta a tornare a vincere delle gare; poi questo numero può determinare il collocamento in una zona di classifica che magari è quella che permette di superare uno dei due top team, il che è possibile. La rivoluzione tecnica è veramente molto grande, sono dell’idea infatti che chi azzecca la vettura nelle zone grigie del regolamento avrà un grande vantaggio. Mi aspetto che ci sarà una macchina dominante e tutte le altre a seguire. L’avvicinamento avverrà progressivamente nei prossimi anni, ma la Ferrari comunque dovrà per forza fare un passo in avanti. Si dice un gran bene del motore: si parla della possibilità di essere molto vicini alla Mercedes, mentre per quello che riguarda le strutture hanno un nuovo simulatore che dovrebbe condurre risultati molto importanti soprattutto perché non vedremo una macchina congelata, come quest’anno e nel 2020, ma queste strutture permetteranno alla Ferrari di mettere mano alla vettura e di modificarla in base alle loro esigenze”.

 

Come sai Carlo Ametrano ogni anno organizza “L’Ayrton Senna Day”, a Imola, in memoria del pilota brasiliano. Ci sarai?

“Farò in modo di esserci. Sapete quanto mi ha sempre legato il mondo della Formula Uno e il mondo intorno ad Ayrton Senna quindi proverò a essere presente”.

 

Se vuoi ascoltare l’intervista a Franco Nugnes clicca sul link che segue: http://chirb.it/zKpqF6


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