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ESCLUSIVA – Castellammare, il Pres. Assoc. “Bella Storia”: “Tramite l’informazione si cresce e si ha coscienza di ciò che si fa”

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Castellammare di Stabia, ieri alle ore 19.00 presso il Salone Viviani, si è svolto un incontro culturale dal nome “Ti racconto una Bella Storia”.

Bella Storia è un’associazione culturale che nasce con l’obiettivo di valorizzare tutte quelle persone che vogliono impegnarsi quotidianamente nell’attività politica, sociale e culturale, ma non hanno gli strumenti per farlo. L’associazione nasce a gennaio di quest’anno grazie alle iniziative di ragazzi che si mettono in gioco, non figli di qualcuno o vicini a qualcuno, ma che sentono il bisogno di dire o fare qualcosa sul proprio territorio e per tutta l’Italia.

A questo incontro hanno partecipato Luisa Ruocco, referente territoriale Bella Storia, nelle vesti di moderatrice; Manuel Mangano, Presidente Bella Storia; Mario Del Gaudio, Coordinatore Campania Bella Storia; Amelia Memoli, autrice del libro Era Un semplice pomeriggio di primavera”; il Dott. Romeo Simonetti psicologo-psicoterapeuta ASLNA3 Sud. La Redazione di VIVICentro.it è stata presente all’evento.

L’incontro ha avuto come tema principale quello dell’adolescenza e tutte le problematiche e gli effetti positivi che ne derivano. Il tema è stato trattato attraverso l’analisi del libro “Era un semplice pomeriggio di primavera”, la cui autrice è la ventenne Amelia Memoli. 

Riguardo la tematica della cultura , il Presidente di “Bella Storia”, Manuel Mangano, si è espresso al riguardo, dichiarando: “Bisogna crederci sempre, mollare mai. Questo per quanto riguarda il tema della cultura e sia quello sociale, argomento fondamentale di cui non mi stancherò mai di parlare.Bella Storia nasce con l’obiettivo di ritornare tra la gente, a parlare di cose vere. Oggi lo abbiamo voluto fare attraverso il libro di Amelia, affrontando delle problematiche adolescenziali, coinvolgendo un’autrice del territorio e anche lei molto giovane, cercando di lanciare anche qui a Castellammare un progetto molto importante, che sta nascendo in tutta Italia.” 

Alla domanda su come i social possano influire, in positivo o in negativo su i giovani e sulla formazione della propria cultura, il Presidente ha risposto così: “Sicuramente i social sono un arma a doppio taglio, ed oggi più che mai, possiamo notare quanto influiscano nella vita di ognuno. E’ chiaro che è ci sono diversi modi di informarsi, e l’informazione che gira sui sociale e su internet è molto importante. Bisogna avere tanta criticità, in modo tale che una persona possa avere accesso ad informazioni importanti e vitali per il proprio percorso personale, evitando fake news e tutte quelle cose che possono essere da ostacolo alla crescita cultura e al bagaglio di ognuno. La globalizzazione ci dà tantissimi vantaggi, ci permette oggi di conoscere culture lontane, di poter prendere un aereo e viaggiare in tutto il mondo, ma allo stesso tempo ci costringe a ridurre tutto a piccolezze, si sta perdendo il valore di tante cose. Oggi per esempio preferiamo comprare un nuovo paio di scarpe, invece di portare quelle vecchie dal calzolaio, e così si perde il mestiere del calzolaio. E’ vero che il mondo cambia, ma ci sono mestieri antichi come questo che rischiano di estinguersi.”

Ma un altro tema caldo per i giovani è quello della politica, e del quasi totale disinteressamento che questi hanno verso un tema così delicato, derivante, probabilmente, da una disinformazione totale. Al riguardo Manuel Mangano, ha affermato: “Per quanto riguarda i giovani e la politica, c’è molta diffidenza. I giovani sono interessati a quello che accade nel loro paese, semplicemente sono male informati e il fatto che oggi a vincere in Italia le elezioni siano partiti che, aldilà delle ideologie, lavorano meglio sui sociale, e mi riferisco alla Lega e al M5S, mi rendo conto che veicolare delle informazioni attraverso i social è la risposta vincente. L’invito che voglio dare ai giovani e in particolare a tutte le persone che si vogliono approcciare al mondo della politica è criticità, impegno e costanza nell’informazione, tramite l’informazione si cresce e si ha coscienza di ciò che si fa.”

a cura di Vincenza Lourdes Varone

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