Debutta in prima nazionale Demoni, nuova produzione del Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con LAC – Lugano Arte e Cultura, un’indagine appassionata sulle nuove generazioni : “Cosa desiderano davvero i giovani?Come vorrebbero il mondo?
E quali sono i cambiamenti, anche rivoluzionari, che vorrebbero attuare?”
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Scritta da Fabrizio Sinisi a partire dallo schema tracciato da I Demoni di Dostoevskij.Un teatro di parola compiuto con gli strumenti del teatro contemporaneo, portato in scena da Claudio Autelli.
In scena per la cinquantesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata Il mondo nuovo, Demoni è la settima produzione del cartellone 2023/2024 del CTB: dopo Lugano 19 e 20 gennaio, sarà al Teatro Sociale di Brescia dal 23 al 28 gennaio 2024
Lo spettacolo di Fabrizio Sinisi è liberamente ispirato all’opera di Fëdor Dostoevskij e vede la regia di Claudio Autelli.Il cast è composto da Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani, Leda Kreider, Mauro Lamantia, Marta Malvestiti, Francesca Osso, Antonio Perretta, Emanuele Turetta, Carlotta Viscovo.
Le scene e i costumi sono di Gregorio Zurla, le luci di Cesare Agoni, le musiche di Gianluca Agostini, Valeria Fornoni è assistente alla regia.
LA STORIA
Un gruppo di ragazzi, partiti qualche anno prima dopo la fine della scuola, ritornano alla propria città natale.Sembrerebbe una rimpatriata, ma è qualcosa di più: i giovani fanno parte di una fantomatica organizzazione internazionale ecoterrorista, e il loro obiettivo è quello di occupare uno spazio pubblico e costituire un nuovo modello di società e di convivenza proprio nella cittadina da cui sono partiti. Un’utopia, il sogno di una piccola rivoluzione semipacifica.
Questo ritorno si rivela però più complesso del previsto: gli otto ragazzi si ritrovano incastrati in un vicolo cielo, una violenta tragedia da cui non riescono più a uscire.
L’inspirazione dell’opera Demoni produzione del Centro Teatrale Bresciano
A partire dallo schema tracciato da I Demoni di Dostoevskij, questo spettacolo vuol essere un affresco della giovinezza attuale, compiuto con gli strumenti del teatro contemporaneo, dalla parola all’uso del video.Tramite la riscrittura di quel grande classico ai giorni nostri, lo spettacolo ripropone le stesse attualissime domande: cosa desiderano, davvero, i giovani?
Quello che nutrono nei confronti dei padri è davvero odio, oppure un’altra faccia dell’adorazione? Qual è il mondo che la nuova generazione vorrebbe costruire, se avesse la forza e il potere per costruirne uno? Cosa pensano i ragazzi quando pensano al cambiamento sociale e, perché no, alla rivoluzione?
L’obiettivo di Fabrizio Sinisi
L’operazione è affidata a Fabrizio Sinisi – pluripremiato drammaturgo trentaseienne, recente Premio Testori per la Letteratura e premio della critica ANCT, drammaturgo residente e consulente artistico del Centro Teatrale Bresciano – e Claudio Autelli, uno dei migliori registi della scena teatrale milanese con cui il CTB prosegue la collaborazione.Il cast è composto da nove giovani attori, tra i migliori e più interessanti della nuova scena italiana.“Questo spettacolo è un’indagine nei confronti della nuova generazione”, scrive Sinisi, “ma anche un atto dovuto: è una generazione questa che spesso non ha un suo spazio espressivo specifico, un teatro scritto apposta per lei, come l’ha avuto la generazione di Osborne o di Sarah Kane o di Lagarce, e il nostro vuol essere quindi un piccolo, timido tentativo in questa direzione”.